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Gaffe dell'assessore: "Roma meglio sporca"

"Basta non pulire la città e la gente chiederà il termovalorizzatore"

Gaffe dell'assessore: "Roma meglio sporca"

Uno sporco consenso. Se Roma affonda nei rifiuti, per l'assessora capitolina all'Ambiente Sabrina Alfonsi, storica esponente del Pd romano, non tutta l'immondizia viene per nuocere. Lo ha detto chiaramente lei stessa in un dibattito datato giugno 2022, ripreso e postato su Youtube ieri dal circolo Legambiente Agro Romano Meridionale. «C'è un consenso altissimo sull'inceneritore, sul fatto che ci sia un sindaco che ha preso una decisione e sul fatto che c'è un piano intero che è stato presentato», dice Alfonsi, soddisfatta per una decisione politica che sembra condivisa dai romani. Ma l'assessora prosegue: «Questo però va accompagnato, anche perché il cammino è lungo, e paradossalmente oggi siamo sull'esasperazione: se noi nel frattempo cominciamo a pulire la città, con meno esasperazione c'è meno consenso». Insomma, viva l'esasperazione dei romani, sommersi dai rifiuti, assediati dai cinghiali, circondati dai topi, che gonfierebbe il consenso per il termovalorizzatore. «Parole vergognose», taglia corto il senatore Fdi Andrea De Priamo. «L'audio dell'assessore ai rifiuti di Gualtieri Sabrina Alfonsi, nel quale la stessa motiva la mancata pulizia della città con la necessità di tenere alto il consenso per il progetto del termovalorizzatore, rappresenta un fatto gravissimo rispetto al quale Gualtieri deve dare immediate spiegazioni», spiega in una nota l'ex vicepresidente del consiglio comunale capitolino. Che ritiene sia «di estrema gravità» l'ipotesi che «la pessima situazione in cui versa la racconta dei rifiuti nella Capitale sia una strategia per manipolare i malumori dei cittadini». «Non solo non sono in grado di risolvere i problemi della città, ma addirittura non vogliono risolverli per giustificare scelte impopolari o per ordire eventuali rattoppi alle innumerevoli falle che questa amministrazione sta creando nella città di Roma», conclude De Priamo. Durissimo anche il commento dei M5s in Campidoglio, per i quali l'assessora all'Ambiente «conferma quella che è stata ed è tutt'ora la strategia del Sindaco Gualtieri e della sua Giunta: tenere la città sporca, portando la gente all'esasperazione, per aumentare il consenso sull'inceneritore».

Sul fatto Roma sia sporca ci sono pochi dubbi, nonostante gli oltre 100 milioni di euro bruciati ogni anno solo per trattare e smaltire i rifiuti con impianti e strutture non di proprietà. L'ultima prova arriva dall'allarme lanciato da Stefano Marin, assessore all'ambiente del I Municipio, che chiede al Campidoglio di chiudere le caditoie vicino ai cassonetti e fermare l'invasione di ratti. Già, i topi ormai la fanno da padroni dal centro a Prati e in altri quartieri della capitale.

E in una situazione simile l'assessora può dormire sonni tranquilli: il consenso dei romani sommersi dallo sporco è assicurato.

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