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La galassia dell'armatore amico di Trump, socio d'affari del principe saudita bin Salman

Kyriakou è presidente del gruppo dei media interessato al quotidiano fondato da Scalfari. Gli investimenti digitali

La galassia dell'armatore amico di Trump, socio d'affari del principe saudita bin Salman
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Amico di Donald Trump, ma anche dell'Emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Socio in affari del principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, che possiede il 30% della sua Antenna Greece Bv. Theodore Kyriakou, interessato a rilevare il gruppo Gedi e presidente del gruppo Antenna, ha tutte le carte in regola per essere visto con una certa apprensione in un quotidiano progressista come Repubblica, che certo non ha mai nascosto le sue antipatie in particolare con l'attuale presidente degli Stati Uniti. Eppure, la trattativa per rilevare uno dei principali gruppi editoriali italiani dalla galassia Exor un pacchetto completo con Repubblica, Stampa, le radio e la testata online Huffington Post sembra ormai essere in dirittura d'arrivo e dovrebbe concretizzarsi entro gennaio per una cifra intorno a 140 milioni di euro. Kyriakou è uomo di mondo e abituato a stringere affari. Non a caso va orgoglioso di una fotografia, scattata lo scorso aprile, quando è stato ospite speciale alla cena di Doha organizzata dell'Emiro del Qatar in onore di Trump. E ha avuto conversazioni private con entrambi i leader, che certo hanno simpatia per tutti coloro che hanno fiuto per gli affari. La sua famiglia vede l'origine della sua fortuna nei trasporti navali, settore in cui opera fruttuosamente da ormai quattro generazioni con un focus particolare sulle navi cisterna e cargo. Ma ha interessi anche nella finanza e nell'immobiliare. Il padre Minos Kyriakou, morto nel 2017, ha lasciato la guida del suo impero ai tre figli: Theodore di 51 anni, Xenophon di due anni più grande e la più giovane, Athina, che ha 45 anni. I tre figli, in parti uguali al 33,33%, dividono il controllo della holding lussemburghese K Group. Secondo le ultime informazioni disponibili, quattro anni fa la società dichiarava 438 milioni di euro in partecipazioni finanziarie. Il gruppo è una macchina complessa che si estende in varie parti del mondo: una matriosca di società diverse, tra Granducato, Olanda, Grecia, Irlanda, Gran Bretagna. Investimenti negli Stati Uniti. Sta di fatto che, mentre il primogenito Xenophon guida il settore marittimo, Theodore ricopre la carica di presidente del gruppo dei media Antenna, che fu fondato dal padre alla fine degli Anni Ottanta.

Proprio il gruppo dei media è proprietario di canali generalisti molto popolari. In particolare, Ant1 TV è uno dei principali broadcaster nazionali, una sorta di Canale 5 in salsa greca. Antenna tuttavia ha già una vocazione internazionale e trasmette anche a Cipro, in Romania, Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e nei Balcani. Inoltre, possiede una società di servizi e una catena di radio sempre a Cipro e in Romania. L'affondo sul gruppo Gedi rappresenta una sorta di salto di qualità, che permetterebbe alla famiglia di armatori greci di mettere piede in un grande Paese occidentale come l'Italia. Sebbene la trattativa per avere Repubblica e radio (La Stampa verrebbe acquistata, ma senza reale interesse) sia portata avanti da Antenna Group Bv una società della galassia interamente in mano alla famiglia Kyriakou è chiaro che una buona entratura nell'opinione pubblica italiana farebbe comodo tanto a bin Salman, tanto quanto all'emiro Al Thani. Una società del fondo saudita Pif circa tre anni fa ha investito 225 milioni proprio in Antenna Greece Bv, in teoria una ramificazione differente rispetto a quella in cui confluirebbe Repubblica. Ma appare chiara, per lo meno, una vicinanza d'interessi con bin Salman. Quest'ultimo, in particolare, è interessato a molti dossier importanti che riguardano l'Italia: tra cui Leonardo e la divisione Aerostrutture, il Gcap (il Global Combat Air Programme) ma anche Stellantis per realizzare una Mirafiori araba.

Sul suo sito ufficiale, Antenna Group si vanta di essere stato investitore della prima ora in aziende come Facebook, Twitter (ora X) e Spotify prima della loro quotazione in borsa.

In passato ha puntato anche, tra gli altri, sul produttore hollywoodiano Imagine Enterainment e TelevisaUnivision, uno dei più grandi gruppi media spagnoli. Tutte iniziative di un certo rilievo, alle quali ora si aggiunge la scalata a uno dei maggiori gruppi media italiani.

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