Cronache

Galli intercettato mentre parla dei punteggi. "Adesso mettiamo questo requisito nel bando"

Così l'infettivologo si accordava con il candidato. I pm sentono la Gismondo

Galli intercettato mentre parla dei punteggi. "Adesso mettiamo questo requisito nel bando"

Sarà ascoltato in Procura a Milano la prossima settimana il professor Massimo Galli, coinvolto nell'inchiesta su presunti concorsi pilotati per assunzioni nel mondo universitario tra il 2019 e il 2020 insieme ad altre 32 persone. I pm Luigi Furno e Carlo Scalas hanno sul tavolo tra l'altro le telefonate intercettate in cui il celebre virologo parla con altri indagati dei punteggi da attribuire ai candidati «predestinati» al successo e di come scrivere i bandi in modo da agevolarli.

Galli è indagato per falso ideologico e turbativa d'asta. Nelle perquisizioni svolte martedì i carabinieri del Nas hanno sequestrato le mail di tutti gli indagati e la documentazione relativa ai 13 concorsi al centro dell'indagine. Sono state effettuate inoltre le copie forensi dei pc e dei telefoni cellulari degli indagati. Ieri è stato ascoltato intanto il professor Massimo Puoti, direttore di Malattie infettive all'ospedale Niguarda, che secondo gli inquirenti sarebbe stato danneggiato da Galli, presidente della commissione che doveva giudicarlo, allo scopo di favorire un altro candidato che poi in effetti ha vinto. «Ho risposto alle domande - ha detto alla fine Puoti -. Quello che posso dire è che rinnovo la mia stima a Galli e che non sono stato io a denunciare». Sempre ieri è arrivata in Procura, sentita come persona informata sui fatti, la direttrice di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze del Sacco Maria Rita Gismondo. Secondo gli inquirenti, la procedura per truccare i concorsi e favorire determinati candidati, messa in atto da Galli in concorso con altri colleghi, sarebbe stata «fortemente osteggiata» proprio da Gismondo «che aveva prospettato di rivolgersi all'autorità giudiziaria».

Nel febbraio del 2020 nelle telefonate tra Galli e Agostino Riva, candidato che ha vinto il concorso e anche lui indagato, si discute di un posto da professore di ruolo alla Statale. Dalle intercettazioni emergerebbe che lo stesso Riva avrebbe indicato al virologo del Sacco i «punteggi» che dovevano essergli attribuiti dalla commissione. Riva si sarebbe in pratica auto valutato. Inoltre avrebbe detto al professore, su indicazione di quest'ultimo, quali «sub criteri» dovevano entrare nel bando per il ruolo di docente di seconda fascia in Malattie cutanee, infettive e dell'apparato digerente. In questo modo si poteva superare l'ostacolo delle «mediane», cioè il numero di citazioni in articoli scientifici che erano più numerose per il concorrente, Puoti appunto.

Galli martedì ha brevemente commentato la notizia dell'inchiesta alla trasmissione Cartabianca: «Ne ho avuto notizia questa mattina con un avviso di garanzia che mi è stato consegnato quando già su tutti i giornali la notizia era presente. Pare debba funzionare così Sono tranquillo, da quello che leggo non ci vedo nulla di particolare nelle contestazioni. Ci ragionerò sopra. Francamente non mi sembra che ci sia consistenza. Ho messo tutto in mano al mio avvocato, faremo le nostre controdeduzioni quanto prima».

Ancora: «Diventare un personaggio pubblico ha un serie di contro e pochi pro, per quanto mi riguarda».

Commenti