"Step decisivo sul gas all'Italia": altra missione contro il "caro bollette"

La proposta del deputato di Fi Torromino viene accolta dai parlamentari di Doha che presto organizzeranno un incontro col ministro competente

"Step decisivo sul gas all'Italia": altra missione contro il "caro bollette"

Il Qatar apre all’Italia per quanto riguarda il gas. La cosiddetta Shura, ovvero il parlamento di Doha, si dichiara pronta a ragionare sul tema energia. A lanciare l’iniziativa è Sergio Torromino, deputato di Forza Italia e imprenditore.

“Non abbiamo il potere – dichiara il delegato dell’assemblea qatarina – per dare risposte immediate sull’argomento, ma considerando l’amicizia coi nostri paesi, sin da subito, siamo disponibili a organizzare un incontro col ministero competente per fare in modo che in questo momento possiamo essere vicini a un paese amico”.

Non si è parlato, quindi, di prezzi e di quantità di gas che potrebbe mettere a disposizione la perla del Golfo Persico per l’Italia, ma comunque c’è stata un’apertura a trovare una soluzione su un tema particolarmente sentito dai nostri concittadini. “Sono molto soddisfatto – dichiara Torromino – del risultato. Siamo solo all’inizio, ma da qui può nascere un ragionamento importante, che dal punto di vista dei costi dell’energia, può essere uno step decisivo per colmare la situazione difficile che si è venuta a creare col conflitto tra Russia e Ucraina”.

Il deputato di Fi, già qualche anno fa, aveva avviato una relazione di questo tipo col Bahrain. Ecco perché potrebbe nascere, nel giro di qualche mese, una cabina di regia per dare così una risposta concreta al caro bollette. Una partita che potrebbe determinare anche intese trasversali politiche.

Non a caso la delegazione, che ha visitato il Qatar, in una missione organizzata dall’Nhcr, comitato per i diritti umani, rappresentato da Michela Colucci e Michela Cialini, è composto per gran parte da parlamentari del Movimento 5 Stelle.

“Il Qatar – dichiara Gianluca Ferrara, vice presidente dei pentastellati a Palazzo Madama – può essere un fornitore importante di gas. Interessante, quindi, il momento di confronto in cui abbiamo individuato la necessità di sviluppare un percorso politico ed economico comune. Il nostro obiettivo è l'uso esclusivo di energie rinnovabili, ma siamo in una fase di transizione”. Non a caso, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stato pochi mesi fa a Doha per rinsaldare il rapporto con l’emiro e con una nazione che in un momento così delicato può dare un aiuto importante all’Italia.

Dall’altra parte, l’assemblea di Doha, però, chiede un intervento dell'Europa rispetto a una burocrazia che crea non pochi problemi a chi vuole investire. “Servono – dichiarano i parlamentari della Shura – delle misure che possano aiutarci in tal senso, a partire dal visto Schengen, argomento su cui è importante discutere quanto prima”.

Snellire, quindi, un apparato complesso potrebbe significare nuovi investimenti. Gli stessi deputati qatarini, infatti, confermano come c’è più di qualche interesse verso la moda italiana e soprattutto quella milanese.

Dopo l’operazione Valentino, che a livello di immagine sarebbe stata un successo, non è da escludere che presto ci possano essere nuovi importanti movimenti in settori strategici. Non a caso ai prossimi mondiali, a Doha, qualora la nazionale di calcio dovesse riuscire a qualificarsi, come rivelano gli stessi membri della Shura, tanti gli abitanti del Qatar che indosseranno la maglia azzurra.

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