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Il gas scende sotto i 100 euro. "Adesso le bollette caleranno"

Nomisma ottimista, ma dipende dal freddo. Sale il rimpianto per le decisioni Ue prese in ritardo. Giani, ok al rigassificatore

Il gas scende sotto i 100 euro. "Adesso le bollette caleranno"

Dopo mesi di cattive notizie sul fronte energetico, qualcosa inizia a muoversi in una direzione positiva anche se è presto per cantare vittoria. Ieri il prezzo del gas al mercato di Amsterdam è sceso sotto la soglia di 100 euro al megawattora arrivando a 96,65 euro con un calo del 14,9% che ha portato le quotazioni al livello dello scorso giugno e lontanissime dagli importi registrati in agosto superiori a 300 euro al mwh. L'abbassamento del prezzo del gas è determinato dai livelli delle scorte nell'Ue pari al 93,43% e dalle temperature più miti, anche se cresce il rimpianto per una Ue che sul tema si è mossa in ritardo. Cosa significhi nel concreto l'abbassamento del prezzo del gas lo spiega il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli: «Le bollette smetteranno di aumentare, anzi si prevede una riduzione nei prossimi mesi». Secondo il Codacons la diminuzione dei prezzi «eviterà ai consumatori una nuova stangata». Nonostante ciò, nelle prossime settimane potrebbe verificarsi una nuova impennata determinata dall'aumento della domanda legato all'accensione dei riscaldamenti, a un inverno particolarmente rigido o a interruzioni e ritardi nelle forniture dei Paesi da cui importiamo il metano.

Occorre perciò continuare la strategia di diversificazione dei fornitori e un tassello importante per garantire il fabbisogno a medio termine deriva dalla realizzazione di nuovi rigassificatori.

Ieri la giunta regionale della Toscana ha approvato la proposta di memorandum sul rigassificatore di Piombino da inviare al governo che, secondo il governatore Eugenio Giani, dovrà impegnarsi «per attuare i punti sulle bonifiche, sulle infrastrutture, sullo sconto per le bollette, sul completamento del porto, sulle rinnovabili».

La partita energetica si gioca non solo a Roma ma anche in Europa, oggi in Lussemburgo si riuniscono i ministri dell'Energia in un consiglio formale per parlare delle proposte presentate dalla Commissione Ue e discusse dai leader la scorsa settimana. Sarà l'esordio del nuovo ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che si troverà subito a dover discutere dossier strategici per i prossimi mesi. Se sul tema del gas occorre garantire una continuità con l'azione del governo Draghi, un netto cambio di rotta arriva da una delle prime dichiarazioni del neo ministro: «Siamo favorevoli alla sperimentazione del nucleare di nuova generazione per far fronte alla crisi energetica».

Nonostante al Consiglio non siano attese decisioni ed è probabile ne verrà convocato uno straordinario a novembre, il tetto al prezzo del gas è in cima agli argomenti di dibattito. Secondo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel «entro due-tre settimane i ministri dell'Energia prenderanno le decisioni su price cap».

Al momento si stanno studiando due modelli di price cap: uno temporaneo dedicato al Ttf di Amsterdam (quello più probabile) e l'altro con l'estensione a livello europeo del modello iberico in cui lo Stato decide un tetto al prezzo del gas per la formazione dell'elettricità ma la differenza con il prezzo di mercato dev'essere versata dallo Stato stesso.

La partita energetica in Europa è tutt'altro che chiusa e il governo Meloni si trova da oggi ad affrontare la prima difficile partita internazionale.

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