
Giuseppe Conte, probabilmente Elly Schlein (nella foto) e Angelo Bonelli. Dopo la campagna delle mobilitazioni per Gaza, le tre punte del campo largo si riuniscono sotto il segno di Sigfrido Ranucci. Il conduttore di Report, dopo l'attentato ai suoi danni, sta diventando un nuovo magnete, "incolpevole", per riportare in piazza il fronte progressista e tenere alta la tensione contro il governo, mentre sfuma l'attivismo dei movimenti pro-Pal. Intanto, dal fronte governativo, arriva la notizia dell'informativa in Parlamento del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, proprio sulla bomba contro Ranucci. Piantedosi riferirà alle Camere domani: alle 12 e 30 a Montecitorio e alle 15 al Senato. Oggi, invece, ci sarà un dibattito sull'attentato a Ranucci, sulla libertà di stampa e sulle intimidazioni criminali ai danni dei giornalisti investigativi al Parlamento europeo. La decisione è stata votata all'unanimità dalla plenaria, su richiesta dei gruppi dei socialisti europei e della sinistra di The Left.
Dopo le dimissioni di Chiara Appendino dalla vicepresidenza del M5s, Conte "chiama" la piazza sulla libertà di stampa e in sostegno a Ranucci, vittima di un grave attentato. "Ci ritroviamo a Roma sotto un'unica insegna, senza colore politico: Viva la libertà di stampa", dice Conte in un video, lanciando la manifestazione. Un'iniziativa che parte su impulso del Movimento e dell'ex premier, ma che - dicono dal M5s - "è una piazza aperta, senza bandiere di partito". Infatti, nella locandina lanciata sui social da Conte, c'è un'immagine di Ranucci ma non ci sono simboli di partito. Non ancora ufficiale, né confermata, la presenza di Schlein, ma la segretaria con tutta probabilità dovrebbe farsi vedere a Piazza Santi Apostoli alla manifestazione indetta da Conte. Il tutto nonostante le perplessità interne, anche tra i dem, sul suo attacco di sabato contro il governo, responsabile, secondo la leader del Pd, di un clima che metterebbe a rischio libertà e democrazia.
Ma non solo: i riformisti sono sempre alla ricerca di un capo e vogliono una "resa dei conti" interna per discutere di un partito considerato troppo a rimorchio dei Cinque Stelle. Dalle questioni italiane fino a temi di politica estera come l'Ucraina e la difesa europea. A specchio, è la stessa accusa mossa da Appendino a Conte, tacciato di essere troppo appiattito sul Nazareno. E, così, con due partiti in fermento, Schlein e Conte dovrebbero trovarsi di nuovo in piazza. Dalla guerra tra Israele e Hamas a Gaza alla manifestazione per la stampa libera, chiamata dai Cinque Stelle.
Oltre ai leader del campo largo, compresa Avs di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, saranno in piazza diversi giornalisti. Interverranno il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e quello di Fanpage Francesco Cancellato. E poi Rula Jebreal, Lirio Abbate e Andrea Scanzi. Presente l'ex conduttrice di Report Milena Gabanelli.
E M5s e Fratelli d'Italia duellano sulle querele di Ranucci. "Per l'amor di Dio, non credo che ci sia" un legame tra l'attentato a Ranucci e il governo, premette il capogruppo del M5s al Senato Stefano Patuanelli. Che poi chiede a FdI di ritirare la querela presentata dal partito contro la trasmissione.
Risposta del capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami: "C'è l'esigenza di tutelare un soggetto giuridico, il partito. Io non ho mai denunciato un giornalista. Bisogna distinguere le azioni personali con quelle a tutela giuridica".