Giù le mani da mamma Daniza. Uomo e orso possono convivere

Per difendere i suoi piccoli ha aggredito un cacciatore di funghi in Trentino. E ora c'è chi chiede di abbatterlo. Ma non servono misure così drastiche

Giù le mani da mamma Daniza. Uomo e orso possono convivere

E siamo alle solite. Se un ape o una vespa pungono qualcuno che magari, essendo allergico finisce in ospedale, c'è un'infestazione di api e vespe e s'invoca la massiccia disinfestazione contro insetti che, sarà bene ricordarlo, contribuiscono all'impollinazione di fiori e piante, comprese quelle utili per l'agricoltura. Se capita che un escursionista fotografa, da mezzo chilometro di distanza, un povero lupo che se ne sta andando per i cavoli suoi all'interno di un bosco (che sarebbe un tantino il suo habitat) e viene giù il mondo intero.

È capitato pochissimo tempo fa e ce ne siamo occupati tra i primi, che, per la prima volta, sia stata documentata fotograficamente la presenza del lupo sul monte Mortirolo e subito sono cominciati i mugugni e le invettive di chi vorrebbe che la terra fosse a suo unico uso e consumo. Siamo uno dei paesi con la politica più disastrosa nei confronti del territorio e della fauna e, basta avvistare un lupo o un orso che «apriti cielo!», cominciano già le richieste di indennizzo prima ancora che una pecora o agnello vengano «attenzionati» da quello che sarebbe il suo naturale predatore, specie durante l'inverno o in tempi di magra. Ficchiamoci bene tutti nella testa che lupi, orsi, linci, aquile, vipere, vespe e ragni hanno un giustificatissimo e sacrosanto terrore dell'uomo e lo rifuggono come il peggiore degli incubi.

Sono sicuro che, quando l'orsacchiotto o il lupacchiotto non dormono e fanno i capricci, le rispettive mamme invocano l'arrivo «dell'uomo cattivo» e tutto si rimette subito a posto perché il solo nominarlo comporta un effetto terrificante.

Ora è scattato l'allarme Daniza, l'orsa che due giorni fa ha aggredito un cercatore di funghi nella zona di Pinzolo, Trentino Alto Adige. L'animale, una femmina con i piccoli, evidentemente non ha gradito l'intrusione dell'uomo, potenzialmente pericoloso per i cuccioli. Pare che il fungaiolo, una volta avvistata l'orsa si sia nascosto per osservarne il comportamento, cosa che ha scatenato la reazione del plantigrado che gli ha fatto capire di non essere disposto a discutere sulle sue buone intenzioni. L'aggressione è stata comunque più dimostrativa che altro, perché se un orso ha intenzione di uccidere un uomo lo può fare in pochi secondi...

Evidentemente la presenza dei cuccioli e il fatto di annusare e intravedere l'uomo seminascosto da un albero hanno indotto mamma orsa a fare quello che un istinto atavico le ordina inesorabilmente di fare. Cacciare l'intruso e potenziale nemico dal suo territorio.

Per il momento la Provincia di Trento ha emanato un'ordinanza di cattura e non di abbattimento dell'animale, mentre c'è chi vorrebbe le maniere forti invocando il fatto che la presenza dell'orso ha raggiunto numeri incontrollabili e che proprio a ridosso del ferragosto questa aggressione vanifica tutti gli investimenti fatti sul territorio.

Francamente queste posizioni sono eccessive e non paiono tenere conto che il vero problema del turismo in Italia non è certo la rarissima aggressione di un orso o l'avvistamento del lupo, ma una politica del territorio e della fauna che definire criminale è usare un generoso eufemismo

Chiediamo a tedeschi e olandesi perché se ne vanno in Croazia, in Spagna e snobbano l'Italia. La paura di orsi e lupi è sicuramente all'ultimo posto.

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