"Ai migranti noi diamo da dormire, da mangiare e il servizio sanitario gratuito. Vogliamo mettere questa gente a lavorare con un contratto di lavoro di integrazione?". A chiederlo è l'imprenditore Gian Luca Brambilla che, ospite di Agorà su Raitre, prefigura quel che il governo, dal suo punto di vista, dovrebbe fare per risolvere l'emergenza.
"Questi signori devono imparare la lingua e la cultura italiana e devono decidere loro se rimanere in Italia", insiste l'imprenditore lombardo.
"Non ti piace? - aggiunge Brambilla - Ti aiutiamo a tornare a casa tua e, nello stesso tempo, gli italiani, cittadini comuni che li hanno integrati e fatti lavorare, devono dire: questa persona non è adatta a rimanere in Italia". E, in conclusione, secondo l'ospite di Agorà, il governo dovrebbe avviare un processo di questo tipo perché vedere i migranti "bighellonare per strada, col cellulare in mano, li rende odiosi!".
"Vogliamo mettere questa gente a lavorare con un contratto di lavoro di integrazione? Gli diamo da mangiare e dormire: vederle bighellonare col cellulare per strada li rende odiosi!"#Migranti: il commento di Gian Luca #Brambilla, imprenditore. #agorarai pic.twitter.com/PmLZDV3ORz
— Agorà Estate (@agorarai) 20 luglio 2018
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