Alla vigilia della finale degli europei, si moltiplicano gli appelli al buonsenso dopo quanto si è visto durante i festeggiamenti per la vittoria sulla Spagna di martedì scorso. Come se il Covid non ci fosse più. Ma il virus non è sconfitto e soprattutto c'è la variante Delta che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia, favorita proprio dalle situazioni di assembramento. Gli esperti sono certi che le piazze piene avranno effetti negativi: è solo una questione di tempo. Festeggiare sì, ma con prudenza. Senza dimenticare che anche se non c'è più l'obbligo di mascherine all'aperto, nelle situazioni in cui non è possibile mantenere il distanziamento andrebbero indossate.
Un tema più che mai attuale a due giorni dalla finale che si giocherà domenica a Wembley. Cosa potrebbe accadere in caso di vittoria dell'Italia? Le scene viste martedì in strada fanno temere un nuovo balzo dei contagi. «Quando si dice via la mascherina all'aperto si intende senza assembramenti. Si vedono piazze piene di persone che giustamente festeggiano, ma si può festeggiare in forma più contenuta. Bisogna stare attenti soprattutto dove c'è una piazza piena di giovani che ancora non sono stati vaccinati completamente. Sto meno tranquillo, rischiamo di trovarci in condizioni simili a quelle di Maiorca», spiega il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Rainews24 facendo riferimento al recente focolaio scoppiato nell'isola spagnola. Lo stesso invito alla cautela arriva da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts: «Non dimentichiamo il periodo da cui siamo usciti, cerchiamo di avere responsabilità. Si può stare nelle strade, nelle piazze a festeggiare l'auspicata vittoria finale della Nazionale, ma mantenendo un po' di distanziamento e indossando la mascherina». C'è intanto massima allerta intorno ai mille italiani che voleranno a Londra per assistere alla sfida finale e che dovranno rispettare una serie di condizioni per poter derogare le attuali disposizioni relative alla quarantena imposta dal governo britannico per chi arriva dal nostro Paese. Non sarà una trasferta come un'altra: i tifosi potranno rimanere a Londra al massimo 12 ore, arrivarci in una sorte di «bolla di sicurezza» utilizzando esclusivamente voli charter e trasporti dedicati dall'aeroporto allo stadio e viceversa, che verranno organizzati direttamente dalla Figc. Precauzioni ben diverse da quelle prese in occasione dell'arrivo degli inglesi a Roma per la partita Inghilterra-Ucraina all'Olimpico. Anche la capienza dello stadio inglese per la finale non sarà la stessa. Nonostante la variante Delta che ha portato i contagi sopra la soglia dei 30mila, quella di Wembley è stata portata al 75%: dai 22mila spettatori di Italia-Austria e dai 45mila di Ighilterra-Germania, domenica sono attesi 60mila tifosi, che per vedere la finale dovranno aver completato il ciclo vaccinale o dovranno mostrare un test antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partita.
Ma mentre gli spalti degli europei saranno praticamente pieni, quelli delle Olimpiadi di Tokyo saranno deserti. A sole due settimane dall'inizio dei Giochi, infatti, in seguito al nuovo stato di emergenza sanitario decretato dal governo giapponese, è stato deciso che le gare nella capitale saranno senza tifosi.
Gli organizzatori avevano già fissato un limite per gli spettatori nazionali al 50% della capacità o fino a 10mila persone. Ma l'aumento dei contagi nella capitale e soprattutto il rapido avanzare della variante Delta, hanno portato a questa misura eccezionale.
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