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Giorgetti apre ad una Costituente

E l'esponente della Lega lancia un tavolo costituente: "Sediamoci a un tavolo per cambiare 3-4 regole del gioco e per dare un governo decente a questo Paese"

Giorgetti apre ad una Costituente

"Se la struttura costituzionale rimane quella di adesso e si torna al sistema proporzionale, questo Paese è spacciato". Ne è convinto l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed esponente della Lega, Giancarlo Giorgetti, che è intervenuto durante Metamorfosi, il convegno organizzato da Huffpost alla Fondazione Feltrinelli a Milano.

Per Giorgetti, al contrario, l'unica possibilità per evitare l'immobilismo dell'Italia sarebbe stata una legislatura costituente. Ciò significa che, il 20 agosto, bisognava "mettersi attorno a un tavolo e fare quattro o cinque cose tutti insieme, per il bene del Paese, e poi tornare al voto". L'unica cosa da fare sarebbe stata quella di "aprire un tavolo per le riforme istituzionali", ribadisce Giorgetti.

Per parlarne potrebbe essere troppo tardi, ma non è detto. "Leggo che il governo vuole cambiare la legge elettorale. Ecco, se facciamo il proporzionale questo paese è spacciato", afferma l'esponente della Lega, sottolineando però che non ancora tutto è andato perso. Ora, infatti, secondo lui, "l'interesse dell'Italia è che questo governo non vada avanti così". E allora, lancia un appello: "Sediamoci a un tavolo per cambiare 3-4 regole del gioco e per dare un governo decente a questo Paese. Ci si mette d'accordo per cambiare le 4-5 cose necessarie, magari anche la legge elettorale per dare la possibilità a chi governa di decidere".

Per Giorgetti, l'operato del governo giallorosso andrebbe a vantaggio della Lega, ma tutto ciò costituirebbe uno svantaggio per il Paese: "Un governo che avesse un progetto e una visione, che pur io non condividerei, sarebbe una cosa. Ma all'orizzonte ci sono tre anni di immobilismo per impedire a Salvini di non andare al potere. E questo non ce la possiamo permettere, anche se noi prenderemo volentieri i consensi che ci arriveranno per disgusto. Se continuiamo a vincere le amministrative li rafforziamo, perché non siamo in una situazione normale".

Infine, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio fa un po' di autocritica, ammettendo che, in 14 mesi di governo col Movimento 5 Stelle, ci sono state delle macanze: "È stato un tentativo doveroso alla luce dei risultati elettorali. Non abbiamo curato le relazioni internazionali, abbiamo trascurato dati fondamentali della politica. È una lezione che abbiamo ben compreso e su cui dobbiamo migliorare". All'appello sulla Costituente ha risposto già Renzi: "Oggi Giorgetti della Lega lancia l’idea di scrivere tutti insieme le regole del gioco. Mi sembra una proposta saggia e intelligente. Italia Viva c’è". Gli scenari dunque sono imprevedibili..

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