Jan Kuciak, il giornalista investigativo trovato morto insieme alla compagna nella sua abitazione in Slovacchia, potrebbe essere stato ucciso per volere della 'Ndrangheta calabrese. A scriverlo su Politico è Tom Nicholson, che di Jan fu collega e oggi racconta le inchieste su cui stava lavorando il reporter ventisettenne. Jan, scrive Nicholson, «fece progressi importanti su un'altra storia che aveva impegnato entrambi: il trasferimento illegale di fondi strutturali europei a italiani residenti in Slovacchia, i cui legami con la 'Ndrangheta erano provati». Jan «aveva messo in piedi una collaborazione con giornalisti investigativi italiani, che potrebbero confermare le identità e i legami criminali degli italiani attivi in Slovacchia», in particolare «nell'est della Slovacchia, dove io viaggiai nel 2015 e nel 2016 sulle loro tracce...ho ancora gli screenshot delle pagine Facebook in cui il loro capo esortava al voto per il partito Smer (il partito al governo, ndr). La polizia slovacca ha aperto un'indagine per omicidio dopo il ritrovamento del cadavere di Kuciak e quello della fidanzata Martina Kusnirova nell'abitazione a Velka Maca, a 65 chilometri da Bratislava. Ad avvertire la polizia erano stati i genitori del giovane perchè non riuscivano a mettersi in contatto con la coppia. Gli investigatori ritengono che la morte sia avvenuta tra giovedì e domenica. Secondo quanto riferito dal comandante della polizia, Kuciak è morto per un colpo d'arma da fuoco al petto mentre alla sua fidanzata hanno sparato in testa. Il 27enne era conosciuto per il suo lavoro d'indagine su casi di alto profilo di frode ed evasione fiscale. Di recente, riferisce il Guardian, la sua attenzione si era appuntata su una presunta violazione che coinvolgeva uomini d'affari legati al partito Socialdemocratico Smer di governo slovacco. Il premier Robert Fico, ha promesso una ricompensa da un milione di dollari per chi fornirà informazioni che portino alla cattura dei responsabili dell'omicidio. Come ha ricordato «Reporters Without Borders», è il quinto giornalista a essere ucciso nell'Ue nell'ultimo decennio.
Il caso della giornalista di Malta, Daphe Caruana Galizia, 53 anni, uccisa il 16 ottobre scorso con un'autobomba. La giornalista aveva contribuito a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti «Malta Files», inchieste giornalistiche che hanno travolto il governo della Valletta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.