Coronavirus

In un giorno "solo» 192 morti, ma altri 282 di aprile"

Nuovi casi in calo, in Lombardia e Piemonte il 54% dei nuovi contagi. Quasi 80mila guariti

In un giorno "solo» 192 morti, ma altri 282 di aprile"

Il trend è costante: più tamponi, contagi in diminuzione e guariti in crescita, con gli ospedali che continuano a svuotarsi. Il cammino è ancora lungo e quasi certamente i dati con la fase due torneranno a salire, ma i numeri sono incoraggianti. Il virologo Guido Silvestri, della Emory University di Atlanta, li legge con grande ottimismo: «Continua la grande ritirata di Sars-Cov.2 dall'Italia. Barra a dritta e avanti tutta verso la fine del tunnel», esulta sui social.

Complessivamente le persone che hanno contratto finora il coronavirus in Italia sono 209.328, con un incremento rispetto al primo maggio di 1.900 nuovi casi, il 54 per cento dei quali però in Lombardia, con 533 nuove infezioni (comunque in calo rispetto alle 737 del primo maggio), e in Piemonte, dove se ne sono contate 495. A conferma che nel nord Italia l'epidemia fatica a rallentare e in Lombardia e Piemonte la situazione resta preoccupante. Le vittime ieri sono state 474, che portano il totale a 28.710. Un numero superiore a quello registrato il giorno precedente, quando erano state 269, ma si tratta di un dato falsato da un aggiornamento tardivo di 282 decessi avvenuti ad aprile nei comuni lombardi. Quindi i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 192. L'ultimo bollettino della protezione civile, ora che gli incontri quotidiani con la stampa non ci sono più, ci dice che gli attualmente positivi sono 100.704, con una decrescita di 239 assistiti, ma sono solo 1.539 i pazienti in terapia intensiva, 39 in meno. In calo anche i ricoverati con sintomi, 212 in meno, per un totale di 17.357. L'altra buona notizia è che l'81 per cento degli attualmente positivi è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Ma soprattutto è il numero complessivo dei dimessi e guariti ad autorizzare una buona dose di ottimismo: adesso sfiorano quota 80mila, con un incremento di 1.665 persone rispetto al giorno precedente.

Il commissario straordinario Domenico Arcuri invita però gli italiani a continuare a rispettare le misure di contenimento, nella fase due più che mai: «Vi imploro, non abbassiamo la guardia, ricordatevi che il virus si diffonde per il tramite del contagio che avviene da persona a persona.

Non abbiamo fatto la nostra parte, adesso tocca a voi».

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