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Giuseppi aiuta i grillini a cercare casa

Il Movimento CinqueStelle cerca un quartier generale adatto alle proprie esigenze, ma il problema più impellente resta quello del doppio mandato

Giuseppi aiuta i grillini a cercare casa

Visto inizialmente come salvatore della patria all'interno di un Movimento CinqueStelle in pesante emorragia di consensi e poi divenuto ago della bilancia tra coloro che chiedono di mettere alle spalle il limite del doppio mandato e quanti disperatamente cercano di tenere fede all'ultimo caposaldo morale rimasto nel deserto di contraddizioni grilline, Giuseppi prova a mettere ordine e parte dalle fondamenta.

Quali? Proprio quelle in senso stretto relative ad una "casa". Anche se pare in effetti difficile da credere, i seguaci di Beppe Grillo non hanno ancora una vera e propria sede dove riunirsi ufficialmente. E ciò anche per il fatto che, almeno fino ad ora, hanno preferito utilizzare gli strumenti di comunicazione digitale per scambiare le proprie idee a distanza o, tuttalpiù, scegliere questo o quell'albergo o una sala riunioni piuttosto che un'altra. C'è bisogno di più contatto umano, serve darsi un certo contegno ora che il Movimento CinqueStelle è diventato un partito politico a tutti gli effetti. E da dove partire? Dalla ricerca di un quartier generale che sia adatto alle nuove esigenze. Questa stando a quanto raccontato da Marco Antonellis su Tpi, è una delle principali preoccupazioni del nuovo leader dei grillini:"C'è bisogno di una sede centrale", avrebbe rivelato il Giuseppi nazionale ai suoi più stretti collaboratori.

Da avvocato del popolo ad agente immobiliare, quindi? Al momento proseguono le ricerche di un locale nel centro di Roma che possa avere le giuste caratteristiche, senza tuttavia risultare un investimento eccessivamente oneroso. Il vero problema, tuttavia, non è certo il quartier generale, involucro che a stento riuscirebbe a trattenere i malumori interni che serpeggiano tra i pentastellati. Con l'arrivo della scadenza del famoso "secondo mandato", infatti, sono sempre più numerosi quelli che iniziano a premere per una revisione di questo regolamento oramai superato. Dopo aver rigettato tanti altri principi ispiratori del Movimento (tra il "mai col partito di Bibbiano", il referendum per uscire dalla Ue, la lotta alla Tav ed al Mes avrebbe buona compagnia), non sarebbe mica un problema così grande passare oltre.

Ed invece era stato proprio il comico genovese, qualche tempo fa, a spegnere gli entusiasmi di chi iniziava a sperare di poter restare senza più alcuna scadenza nel mondo della politica: "Deve essere un pilastro fisso. L'ho proposto anche a Conte". E da quel momento erano partite le chat di fuoco in cui in tanti minacciavano ritorsioni: "Adesso o Conte smentisce Grillo o avrà contro i parlamentari al secondo mandato per due anni".

Cosa farà ora Giuseppi con quersta patata bollente? Al momento anche lui pare irremovibile, anche solo a concedere una deroga temporanea.

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