La riforma della giustizia continua a tenere banco e a essere il principale argomento di discussione tra i 5 stelle. La posizione di Giuseppe Conte sulla riforma Cartabia non convince tutti gli eletti del MoVimento. Come spiega Marco Antonellis su Tpi.it, per l'ex premier la delega al Parlamento per l’individuazione dei reati da perseguire prioritariamente è una "norma critica". Conte ha di recente incontrato i parlamentari pentastellati per confrontarsi con loro sulla idea di riforma: "In altri ordinamenti indirizzi del genere sono previsti, ma, quando lo caliamo nel nostro, conosciamo, come dire, i rapporti difficili del passato tra politica e magistratura".
Sarebbero state queste le parole dell'ex premier ai suoi parlamentari e, come riferisce Marco Antonellis, l'avvocato avrebbe concluso: "È bene lasciare e realizzare appieno il principio costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale, considerando che gli interventi del Parlamento possono essere molto, molto delicati". La linea che il neo presidente del Movimento 5 stelle, nonché presidente del partito, intende seguire non convince tutti all'interno del gruppo parlamentare. Il suo punto di vista sembra escludere le tensioni all'interno della magistratura, che non sono poche, e considera esclusivamente quelle con la politica.
La presa di posizione così netta di Giuseppe Conte ha creato malumori tra gli eletti del MoVimento. "Non ne possiamo più di farci dettare continuamente la linea dai quotidiani amici, soprattutto se si tratta di una linea oltranzista quando tutti sanno che il nuovo MoVimento è nato come forza tranquilla, moderata e istituzionale per volontà dello stesso Conte", avrebbero detto alcuni esponenti del M5s stando a quanto riportato da Antonellis. Il disorientamento dei pentastellati è comprensibile e non è escluso che questo mini ulteriormente la già scarsa coesione tra i grillini, sempre più sfilacciati.
Se l'idea di Conte è quella di un MoVimento moderato e istituzionale, perché ora l'ex premier alza i muri sulla riforma Cartabia? Questo è uno degli interrogativi che scuote i 5 stelle, convinti che comunque il loro leader resisterà per un po' per poi cedere, come ha garantito Beppe Grillo.
Un esponente di spicco del MoVimento avrebbe assicurato ad Antonellis che Conte non si opporrà alla fiducia e si atterrà ai patti stretti con il garante del MoVimento, che in questi giorni gli ha lasciato la scena in attesa che la riforma della giustizia concluda il suo iter.
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