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Il governo delle "porte aperte" prepara tendopoli per migranti

La stuttura di Vizzini sarà utilizzata per la quarantena dei migranti che sbarcano sull'isola. Ira del centrodestra. Salvini: "Tutto quello che aprono, lo richiuderemo"

Il governo delle "porte aperte" prepara tendopoli per migranti

La tensione tra governo e opposizione sul tema dell'immigrazione aumenta di giorno in giorno. Al centro dell'ultimo scontro, la tendopoli che la Croce Rossa Italiana sta costruendo, su disposizione del ministero dell'Interno, a Vizzini, in provincia di Catania. Una struttura che dovrebbe servire ad ospitare i migranti in quarantena che sbarcano in Sicilia già al collasso "solo se non dovessero esserci più posti disponibili negli altri centri sparsi sul territorio". E subito il governo delle "porte aperte" è stato travolto dalle polemiche.

Contrario all'ipotesi del Viminale si è detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Dura la reazione di Giorgia Meloni che ha tuonato su Facebook contro l'esecutivo: "Il Governo ha ordinato di allestire una tendopoli, che servirà a ospitare centinaia di migranti in quarantena, in una ex area militare di Vizzini. Il tutto senza preavviso e senza alcun confronto con i Comuni della zona né con la Regione Siciliana. Ora basta, la furia immigrazionista di questo governo è ormai completamente cieca". Per ribadire la propria contrarietà all'apertura dell'ennesimo centro di accoglienza, FdI e Lega hanno organizzato per i prossimi giorni sit-in e flash mob. "Un nuovo Cara di Mineo è l'ultima cosa che serve ai cittadini di Vizzini e del Calatino. Scelte come questa sono gravemente irrispettose nei confronti di chi negli ultimi mesi si è dovuto scontrare con una pandemia globale e adesso sta finalmente provando a ripartire", ha commentato il commissario provinciale Anastasio Carrà. Una posizione ribadita anche oggi dal segretario regionale della Lega in Sicilia Stefano Candiani. "In una terra dove i servizi e le infrastrutture per i siciliani vanno a rilento è davvero paradossale che una mega tendopoli per migranti venga messa in piedi in pochissimi giorni. Ci stanno rifilando la nuova edizione del Cara di Mineo con contorno di virus", ha dichiarato Candiani aggiungendo che il premier Conte e il ministro dell'Interno Lamorgese "se ne stanno infischiando della Regione Siciliana, dei sindaci del calatino e degli abitanti di Vizzini. Impiegano anni per riparare un'autostrada e invece ci vogliono pochi giorni per creare una nuova struttura di accoglienza per immigrati che impegnerà le forze dell'ordine, necessiterà della videosorveglianza che le nostre città non hanno e danneggerà l'immagine di un territorio che sta provando a ripartire con il turismo". La Lega ha ribadito con forza il suo "no a quella che a tutti gli effetti sarà un nuovo Cara di Mineo, un ghetto ignobile, ricettacolo di criminalità e che rischia di diventare una bomba biologica, un fattore di diffusione incontrollata del virus in Sicilia". Sull'ipotesi di un massiccio trasferimento di migranti è intervenuto anche Matteo Salvini. "Nel Cara di Mineo c'erano 4 mila persone: l'ho chiuso dopo quattro anni. Riaprirlo non esiste: ne stanno provando ad allestire uno lì di fianco. Siccome torniamo al governo tutto quello che aprono in questo periodo noi lo richiuderemo", ha commentato l'ex ministro dell'Interno che nel 2019 aveva chiuso il Centro accoglienza richiedenti asilo più grande d'Europa.

In allarme i sindaci del territorio che ieri mattina hanno incontrato il prefetto Sammartino. Un faccia a faccia che, come riporta LaSicilia.it, non ha rassicurato i primi cittadini di un'isola già allo stremo. Ma diverse preoccupazioni arrivano anche da Pd e Italia Viva. "Il governo nazionale vuole costruire una tendopoli per i migranti a Vizzini. La considero una scelta sbagliata e superficiale", ha scritto su Facebook la senatrice di Iv, Valeria Sudano.

Malumori che non fanno altro che aumentare le tensioni tra i giallorossi.

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