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Governo, al via la partita per i sottosegretari

Dopo la lunga trattativa sulla lista dei ministri, ora Pd, M5S e Leu dovranno trovare l'intesa sui sottosegretari

Governo, al via la partita per i sottosegretari

Sulla lista dei ministri non è stata una partita facile quella giocata tra il Pd e il M5S, e dopo il voto di fiducia che il governo dovrebbe ottenere tra lunedì (Montecitorio) e Martedì (Palazzo Madama) si aprirà la fase due della composizione del Conte Bis, quella della nomina dei Sottosegretari.

La lista dei nomi illustri che non fanno parte del nuovo esecutivi è piuttosto lunga; qualcuno dei Big (come Orlando) si è tirato fuori dai giochi, altri sono stati defenestrati anche se con "l'onore alle armi" (come Toninelli) e su altri sono stati posti dei veti impossibili da superare a meno che non si volesse far saltare l'accordo Pd-M5S. Di certo, gli "insoddisfatti" sono tanti e potrebbero cercare di entrare dalla “porta di servizio”. Fatto sta che i rumors su chi verrà chiamato a ricoprire la carica di viceministro o di sottosegretario sono sempre più insistenti.

Tra i nomi che potrebbero trovare una riconferma c'è quello della pentastellata Laura Castelli, viceministro all'economia nel primo Governo Conte e che ha dichiarato "Vediamo, io faccio questo, mi occupo di economia, abbiamo fatto tante cose su cui possiamo proseguire". A rafforzare questa possibilità c'è l'atteggiamento molto "diplomatico" della Castelli, che su Reddito di Cittadinanza e Quota 100 ha aperto al Pd e ad eventuali modifiche: "Tutto è migliorabile, con i colleghi del Pd se ne è parlato. Io penso che tutto si possa migliorare".

Dovrebbero trovare una riconferma, sempre in casa M5S, Manlio Di Stefano agli Esteri e Luigi Gaetti all'Interno (per cui si fa il nome anche del senatore Vincenzo Presutto). Sempre in quota 5S, ma da new entry, potrebbero arrivare Luca Carabetta al Mise, Lucia Azzolina all'Istruzione e Giorgio Trizzino alla Sanità. Possibile l'ingresso, nell'esecutivo, di Stefano Buffagni che nei giorni della crisi si è ritagliata una certa notorietà, e che ora potrebbe andare alle Infrastrutture dove prima stava Toninelli. E proprio l'ex ministro, che di certo non farà parte della lista dei nomi, spera di poter ottenere l'incarico di capogruppo al Senato del M5S ma se la dovrà vedere con un'altre grande esclusa del nuovo esecutivo Conte, l'ex ministro per il Sud Barbara Lezzi. Infine dovrebbero entrare nel governo anche Francesco D'Uva (viceministro alla cultura), già capogruppo alla Camera.

In quota Pd invece dovrebbero entrare in partita Anna Ascani come viceministro all'Istruzione, Antonio Misiani (al Mef), Giampaolo Manzella al Mise e Federico Gelli (alla Sanità). In attesa di destinazione Andrea Martella, Marco Miccoli, Roberto Cociancich e Stefania Saccardi. Tra i papabili a viceministro anche Marina Sereni, che dovrebbe andare alla Farnesina.

Infine qualche nome spetterà anche a Leu e tra i nomi si fanno quelli di Arturo Scotto e Michela Rostan (per cui spinge Articolo 1), Erasmo Palazzotto (sostenuto da Sinistra italiana) e Rossella Muroni, che era stata proposta ministro e potrebbe andare all'Ambiente o alle Pari opportunità.

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