Politica

Il governo preme sulla Francia: "Ora consegnateci i terroristi"

Il ministro della Giustizia Marta Cartabia chiede all'omologo francese di assicurare alla giustizia i 14 ex terroristi residenti Oltralpe

Il governo preme sulla Francia: "Ora consegnateci i terroristi"

Assicurare i membri delle Brigate Rosse alla giustizia italiana. È questa la richiesta del ministro Marta Cartabia durante l'incontro in videoconferenza con l'omologo francese Eric Dupond-Moretti. La Guardasigilli ha ribadito di fronte al ministro della Giustizia francese la "massima attenzione e la pressante richiesta delle autorità italiane affinché gli autori degli attentati delle Brigate Rosse possano essere assicurati alla giustizia". Un richiesta che ritorna ciclicamente nei confronti di Parigi, che per troppo tempo ha protetto come perseguitati politici i membri delle organizzazioni terroristiche rosse che hanno insanguinato l'Italia.

Per l'Italia la questione è molto seria. Non si tratta solo di chiudere un capitolo estremamente duro e triste della storia recente del Paese, ma anche di rendere giustizia alle vittime del terrorismo e ai loro familiari. Persone che sono morte e che hanno sofferto per colpa di una guerra ideologica che non faceva sconti e che ha mietuto vittime innocenti. Ma il sentimento italiano è stato molto spesso sottovalutato dalla controparte francese, che in questi decenni ha più volte chiuso un occhio e lasciato inascoltate le doglianze di Roma.

Come scritto su ilGiornale, ieri il quotidiano francese Le Figaro aveva sottolineato proprio la "lentezza e scarsa volontà francese" nell'accogliere le richieste dell'Italia. E il fatto che l'incontro che doveva tenersi il primo aprile sia stato spostato di una settimana proprio su indicazione di Parigi fa comprendere quanto sia scottante il dossier per la Giustizia d'Oltralpe. Le Figaro ha detto chiaramente che l'estradizone dei terroristi degli anni di piombo residenti in Francia (attualmente ce ne sono 14) non è un argomento che Parigi considera prioritario. E per uno di questi terroristi, Luigi Bergamin, ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac), la prescrizione scatta proprio oggi. Condannato in via definitiva per l'omicidio di Lino Sabbadin, anche lui, come tanti altri, è stato liberato e non estradato grazie a quella che divenne famosa come la "dottrina Mitterrand". La colpa di Sabbadin? Aver reagito a una rapina.

Al termine della riunione con Eric Dupond-Moretti, Cartabia ha detto di ritenersi "soddisfatta dello scambio di vedute" e da via Arenula fanno sapere di essere molto contenti dei rapporti tra Italia e Francia anche grazie alla "eccezionale cooperazione bilaterale italo-francese in materia penale". Notizie importanti: ma adesso servirebbe anche un gesto di buona volontà da parte di Parigi. O magari direttamente dall'Eliseo. Da molto tempo si parla di un rinnovato rapporto tra i due Stati, di consolidamento delle relazioni con il Trattato del Quirinale e con la stima tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron. Ma ora è tempo anche che tante famiglie italiane siano finalmente consapevoli che chi ha distrutto le loro vite non sia più protetto dal muro eretto dopo gli anni di piombo.

L'Europa è cambiata: il dolore di quelle famiglie no.

Commenti