Greta a Gaza brucia 5mila litri di gasolio

Record di inquinamento per la barca della Flotilla che ospita l'attivista ecologista

Greta a Gaza brucia 5mila litri di gasolio
00:00 00:00

L'attivismo di Greta Thunberg da qualche tempo è oggetto di polemiche, perché la svedese, un tempo enfant prodige e mascotte delle sinistre mondiali, è passata senza colpo ferire dalle manifestazioni per denunciare il cambiamento climatico a quelle per la Palestina. "Non possiamo risolvere una crisi se non la trattiamo come tale. Dobbiamo lasciare i combustibili fossili lì dove sono, sottoterra, e dobbiamo concentrarci sull'equità", ha dichiarato Thunberg nel 2019. Parole che mal si coniugano con il suo ultimo viaggio a Gaza a bordo di un'imbarcazione Diesel, che è parte della cosiddetta flotilla partita da Barcellona per raggiungere le coste della Palestina.

Secondo fonti tedesche, si tratta di una CD Holmes, imbarcazione costruita nel 1969 per l'esercito inglese, che brucia fino a 45 litri di diesel all'ora a tutta velocità, ossia 9 nodi. I media tedeschi hanno fatto un po' di conti e considerando la distanza tra Barcellona e Gaza il consumo di carburante è di circa 5mila litri per coprire i 3mila km per raggiungere la meta a velocità di crociera. E non è detto che la destinazione venga raggiunta, anzi, visto le dichiarazioni di Israele, pronta a considerare gli attivisti della flotilla al pari di terroristi se dovessero fare il proprio ingresso nelle acque territoriali.

Per fare un confronto immediato e capire a quanto corrispondono 5mila litri di carburante, è importante sapere che sono quelli che servirebbero a un'automobile per compiere due volte il giro del mondo. Se poi, per ipotesi teorica, l'imbarcazione viaggiasse a tutta velocità per l'intero viaggio, il consumo di carburante salirebbe fino a 8mila litri. Ha con sé dotazioni di semi-lusso, come la terrazza-solarium e numerose camere da letto e salotti. Perché va bene l'attivismo ma purché sia comodo: questo sembra essere il concetto degli attivisti imbarcati, che sono stati ripresi in diverse occasioni mentre si dedicavano ad attività poco consone a quella che definiscono "missione umanitaria", come balli sul ponte con bicchieri in mano. Come se si trovassero a bordo di un qualsiasi traghetto diretto a Ibiza.

Eppure, Thunberg dichiarava: "Risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l'Homo sapiens abbia mai dovuto affrontare. La soluzione principale, tuttavia, è così semplice che persino un bambino è in grado di capirla. Dobbiamo bloccare le emissioni di gas serra. E o lo facciamo oppure non lo facciamo". Lei, evidentemente, dopo anni di proclami e di indottrinamento, ha scelto la seconda opzione per comodità e interesse, perché perseguire la causa della Palestina è probabilmente più proficuo e utile rispetto al cambiamento climatico. Ha più riflettori puntati contro, ha attualmente una maggiore copertura politica e, soprattutto, ha un seguito popolare più ampio, che può garantire a Thunberg, ma anche a tutti gli altri, maggiore popolarità. Il tutto a scapito delle belle parole, dei proclami e delle battaglie combattute fino al 2023.

Anche perché bisogna considerare che la barca sulla quale viaggia Greta è una delle tante, circa 40, della flotilla: quanto consumano, quindi emettono, tutte queste imbarcazioni che insieme vogliono raggiungere Gaza da Spagna, Tunisia e Italia? Basta fare quattro rapidi calcoli per capire che si tratta di numeri enormi, ben lontani dal concetto di "emissioni zero" che Greta ha professato per anni.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica