Mentre il governo giallo verde si fa sempre più "caldo" su prescrizione, decreto sicurezza e reddito di cittadinanza, Beppe Grillo prepara il suo show.
Dopo 40 anni, infatti, il comico è tornato all'Ariston. Su questo palco ci salì nel 1978 per presentare il Festival di Sanremo. Ora ci è ritornato e tra una "battuta" e l'altra ha lodato il lavoro del vice premier grillino Luigi Di Maio, nonostante i rapporti fra i due non siano dei migliori.
"Ma lo vogliamo dire che questo ragazzo di poco più di 28 anni ha fatto un rivoluzione incredibile? - ha strillato Grillo verso la platea -. E lo vogliamo dire che questa manovra è una cosa mai vista, perché non va a mettere le mani nelle tasche degli italiani?". E dopo l'elogio a Di Maio, il comico parla anche del tanto discusso reddito di cittadinanza. "Va fatto perché è una cosa che hanno in tutta Europa - continua -. Non si può essere contrari a una misura che migliora la vita di chi sta peggio".
Ma lo show di Grillo, dove appunto anche
lui si domanda se "sono un comico o un politico" non è un gran successo. In platea ci sono diversi spazi vuoti: "È la conseguenza di qualche no che ho iniziato a dire". Dice lui. Sarcastico. O forse c'è dietro dell'altro?
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