La banconota falsa, il blitz alla Camera e lo stop a Conte: Grillo nel caos M5S

Beppe Grillo avvia una nuova giornata di incontri per ricompattare il Movimento e ai cronisti assicura: "Restiamo al governo". Ma le questioni irrisolte nei 5S ancora creano divisioni

La banconota falsa, il blitz alla Camera e lo stop a Conte: Grillo nel caos M5S

Altro giro di colloqui, altra corsa. La missione romana di Beppe Grillo è ripartita stamani con un nuovo "blitz" del garante pentastellato alla Camera, dove è ora in corso un incontro con i deputati Cinque Stelle delle varie commissioni. Prima dei meeting a porte chiuse, però, il consueto passaggio davanti ai microfoni dei giornalisti. Il solito e laconico antipasto della giornata offerto ai cronisti. Restate al governo? "E certo...", ha chiosato il cofondatore del Movimento, che già ieri aveva dettato con nettezza la linea: "Con Draghi il M5s ha preso un impegno e lo mantiene" (guarda il video). Niente strappi con il premier.

Parole che di fatto erano apparse come una gomitata a Giuseppe Conte e ai suoi tentennamenti sulle scelte da intraprendere rispetto all'esecutivo. Con l'ex premier, Grillo si era visto nella mattinata di ieri e pare che l'incontro - durato ben tre ore - fosse stato piuttosto animato. Su un un punto, in particolare, il confronto tra i due sarebbe stato acceso: le possibili deroghe al vincolo dei due mandati e l'ipotetico "salvacondotto" per un ristretto gruppo di parlamentari. Salutando stamani i giornalisti, tuttavia, il garante pentastellato ha negato di aver avuto contrasti con Conte e se l'è presa proprio con la stampa. "Guardate che andiamo d'accordo, inutile che scrivete queste non cose…", ha attaccato Grillo mentre lasciava l'hotel Forum - eletto a suo quartier generale romano - con il capogruppo dei 5S alla Camera Davide Crippa.

Mentre i cronisti gli chiedevano di rilasciare qualche dichiarazione più consistente sul futuro del Movimento e in particolare sul possibile voto online alla deroga sui due mandati, il comico genovese ha preferito lanciarsi in una gag. Infiladosi in tutta fretta nel taxi che lo portava alla Camera, il fondatore del partito pentastellato ha esibito una banconota da mille euro (guarda il video), taglio chiaramente inesistente, poi l'ha appoggiata al finestrino della vettura, a favore di telecamere. Fine dello "spettacolo".

L'operazione salvataggio del Movimento proseguirà ora nel nuovo giro di colloqui, con il garante pentasellato impegnato nell'impresa di ricompattare i grillini rimasti ed evitare ulteriori fuoriuscite verso il nuovo gruppo di Luigi Di Maio. Già ieri, nel pomeriggio, alla Camera Grillo aveva invitato i parlamentarli pentastellati ad abbracciarlo e li aveva rassicurati: "Chi ci crede deve crederci fino in fondo, io non abbandono nessuno".

Eppure, incoraggiamenti a parte, le questioni ancora insolute nel Movimento sono parecchie e andranno affrontate una a una. Qualcuno prova già a immaginare come e se i pentastellati riusciranno a uscirne.

Tra divisioni interne, ripensamenti, giravolte e traiettorie indicate dall'autoproclamato "Elevato" Grillo, la confusione regna sovrana.

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