Grillo e Salvini i grandi assenti del Quirinale

Grillo e Salvini i grandi assenti del Quirinale

RomaPiù vistose le assenze o le presenze? Un dubbio amletico serpeggiava tra gli invitati che affollavano ieri il salone dei Corazzieri per la presentazione del nuovo inquilino del Colle. Di sicuro ha bucato gli schermi di tutte le dirette tv quella sedia vuota accanto a Silvio Berlusconi. Una sedia riservata per il segretario della Lega Nord. Non il primo partito come rappresentanza, ma nemmeno una di quelle sigle senza importanza che affollano il panorama parlamentare. Matteo Salvini non c'era. Ed è sicuramente lui il personaggio del giorno (dopo Mattarella, beninteso). Non solo per la «vistosa» assenza. Ma anche (se non soprattutto) per l'improbabile giustificazione. Il leader della Lega, infatti, non era a Roma. Mentre Mattarella parlava nel salone dei Corazzieri, Salvini si trovava nella redazione di Radio Padania . E dai microfoni dell'emittente ha giustificato la sua assenza semplicemente confessando di non sapere di essere stato invitato. Se malizia c'è stata da parte del segretario della Lega, il cerimoniale del Quirinale ha risposto con altrettanta (supposta) malizia, modificando all'ultimo l'assegnazione dei posti e spostando il cartellino che indicava il nome di Giorgia Meloni, sulla sedia accanto a quella riservata a Berlusconi. Di tutti gli invitati presente, è stata scelta l'alleata più forte di Salvini in questo momento (nessuno è insostituibile, dunque?). Anche il secondo partito (per rappresentanza parlamentare) non poteva contare sulla presenza del proprio leader nel salone dei Corazzieri. L'assenza di Beppe Grillo era annunciata. Già alla vigilia aveva declinato l'invito.

Pur auspicando di poter presto essere ricevuto con una delegazione del Movimento 5 Stelle dal nuovo presidente.

Tra i grandi assenti anche un degli artefici dell'elezione di Mattarella. Intervistato da Enrico Mentana su La7 , Pier Luigi Bersani si è giustificato con ironia divertita: «Il cerimoniale non lo prevede».

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