Beppe Grillo ribadisce la sua linea: "Non è più tempo di vaffa". Il comico e fondatore del Movimento Cinque Stelle di fatto in un'intervista a Repubblica sottolinea come sia sia giunto il tempo per i pentastellati di mettere da parte la linea del "no". "L’epoca dei vaffa è finita, ma quella degli inciuci non comincerà. Noi siamo un pò democristiani, un pò di destra e un pò di sinistra, un pò di centro - spiega però - Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee. A noi preme affermare una visione per i prossimi 20 anni - continua - definire la vocazione e il ruolo dell’Italia nel lungo periodo e in tutti i settori, dalla cultura all’economia. Governare è affrontare il futuro con chi condivide una visione, tantomeno comune".
Poi Beppe parla di questa sua seconda fase nella galassia grillina. Adesso si è ritagliato il ruolo di garante del Movimento e di fatto è uscito dal blog delle stelle per fondarne uno nuovo: "Sono come una prostituta in una città senza marciapiedi: non so dove collocarmi. E il mio problema, anche prima del 4 marzo, è sempre stato non digerire. Così non dormo a non mi resta che pensare, da solo con me stesso. E dico che adesso la responsabilità di tutti è dare all’Italia una visione per i prossimi 20 anni". Poi parla delle priorità da affrontare: "Servono riforme, risorse, a cominciare dalle pensioni. Un anziano ha un costo annuo superiore allo stipendio annuale di suo figlio. Dobbiamo pensare a questo, a cosa fare non alle poltrone". Infine lancia una stoccata all'Europa e spiega la sua visione per il futuro: "Deve rimettersi insieme, ma in modo nuovo.
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