Grillo lancia l'allarme Ebola ma tarocca la foto

Il comico esulta perché avrà il Circo Massimo per la kermesse dei Cinque Stelle

Grillo lancia l'allarme Ebola ma tarocca la foto

Probabilmente perché sente il consenso che gli sfugge dalle mani giorno dopo giorno ma mai come in questi giorni Beppe Grillo si sta dando da fare. Dopo le lunghe ferie in Costa Smeralda Grillo è tornato alla carica su più fronti: critiche al governo, iniziative ambientaliste, organizzazione di eventi, tweet frenetici sui più disparati argomenti. Tutto può essere cavalcato, pur di racimolare consenso. Ma la figuraccia è dietro l'angolo.

«La rete non perdona», uno dei mantra a 5 stelle, si è rivoltato contro al comico proprio ieri. E non è la prima volta. Sul suo blog ha pubblicato un'immagine truce, di un uomo di colore dilaniato, a corredo di un articolo che rilancia l'allarme virus Ebola anche per il nostro Paese. Ma la rete, appunto, non perdona, e dopo poche ore dal messaggio choc è venuto alla luce che l'immagine ritraeva, anziché una vittima del terribile virus, un uomo ucciso durante la guerra civile in Rhodesia. L'altro ieri? No, negli anni '70. Un tarocco in piena regola. Ancor più grave perché fatto scientemente e utilizzando un argomento così delicato e drammatico solo per fare sensazione senza, peraltro, alcuna competenza scientifica a supporto della propria tesi. Non a caso il post, in apertura sul blog al mattino, nel pomeriggio è scivolato in fondo e ha perso la foto. Ma di scuse per il tarocco, neanche l'ombra.

Meglio concentrarsi sui temi ambientali, a lui tanto cari. E così dalla Beppe, insieme a una delegazione di parlamentari e attivisti, fa rotta su Sanremo per censurare la discarica di Collette Ozotto, recentemente posta sotto sequestro. «Un metodo che non funziona più», ha tuonato Grillo. Ma ad accoglierlo c'era anche un folto gruppo di lavoratori che delle battaglie per il consenso del Movimento 5 stelle se ne infischia, e ha issato cartelli con scritto, tra l'altro, «il lavoro è un diritto e va difeso».

Tutto qui? No, perché Grillo ha dovuto incassare anche l'attacco di Famiglia Cristiana per l'espulsione di Andrea Aquilino, figura storica del Movimento romano e rappresentante degli attivisti cattolici, «colpevole» di aver accusato alcuni parlamentari pentastellati di complicità con le lobby omosessuali.

Povero Grillo, una giornataccia davvero. Fortuna per lui che arrivi anche una buona notizia per il Movimento (o partito, come lui stesso lo ha chiamato pochi giorni fa). Il tavolo tecnico del ministero per i Beni e le attività culturali ha dato il via libera all'utilizzo del Circo Massimo di Roma per il raduno a 5 stelle che si terrà dal 10 al 12 ottobre prossimi. Ci teneva Beppe, che da mesi era sul piede di guerra con il sindaco Marino restio a concedere l'area. «Ora tocca a voi» ha scritto sul blog agli attivisti. Ma toccherà soprattutto a lui.

Ora che ha il Circo Massimo dovrà riempirlo perché la kermesse non diventi un flop. Anche se, come hanno dimostrato le elezioni europee, a piazze piene e proclami di vittoria non sempre segue un successo reale. L'immagine del maalox per digerire la batosta non era taroccata.

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