A 24 ore dall'ordinanza sulla chiusura di tutte le discoteche sull'intero territorio nazionale. Una decisione arrivata dopo un meeting tra governo e Regioni durante il quale si è decisa una nuova stretta per contenere i contagi, in risalita delle ultime settimane. Dopo un'estate mozzata dalle aperture tardive ma poi lasciata a briglie sciolte e con pochi controlli per evitare ulteriori perdite economiche alle attività stagionali legate al turismo, nella domenica dopo ferragosto il governo ha deciso di chiudere tutto e di terminare l'estate delle discoteche con 2 o 3 settimane di anticipo. Questo ha causato l'ira del sindacato dei locali, che ora chiede l'immediata riapertura.
A fare la voce grossa è il Silb, l'associazione delle imprese dell'intrattenimento da ballo e spettacolo, che oggi ha fatto ricorso al Tar contro la chiusura delle discoteche, delle sale da ballo e dei locali assimilabili. In realtà, il presidente Maurizio Pasca aveva già anticipato questa mossa nel caso in cui sarebbe accaduto quel che da giorni le autorità minacciavano. "Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società: la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte", ha dichiarato nelle scorse ore, portando gli esempi dei bar e delle spiagge, che però non sono stati colpiti dal provvedimento. "La discoteca è come sempre un grandioso capro espiatorio di piaghe sociali come l'alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora, capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima", prosegue Pasca.Stando alle sue parole, i locali si sono attenuti a quanto prescritto dal governo per la riapertura dei mesi precedenti ma "ora pare che l'avanzamento del virus sia imputabile a noi, ai giovani e alle vacanze! Ma una cosa faremo: osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il 'contagio' si fermerà! Lo osserveremo attentamente. e agiremo di conseguenza". Con le saracinesche abbassate e una stagione disastrosa dal punto di vista economico, dopo questa nuova stretta gli operatori del settore pretendono il supporto dello Stato: "Chiediamo al governo aiuti fattivi per le nostre aziende, che sono chiuse da fine febbraio e hanno dipendenti, affitti, tasse da pagare come tutte le altre realtà imprenditoriali".
Maurizio Pasca ha poi parlato con Repubblica, al quale ha svelato le sue prossime mosse. Domani ci sarà un incontro tra i rappresentanti del Silp e il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli: "Chiederemo al ministro dove pensa che si riunirà adesso chi andava in discoteca. Da sempre la nostra associazione si batte contro l'abusivismo e con questa norma invece lo si incentiva". Intato, anche a LaPresse, Pasca ha confermato la presentazione domani del ricorso al Tar per la riapertura immediata: "La chiusura è ingiustificata. Ci sono assembramenti da per tutto: sulle spiagge, nei luoghi della movida, sui treni regionali. Perché penalizzare solo noi?".Nello stesso intervento, Maurizio Pasca interviene a gamba tesa anche contro i giovani, a suo dire "irrispettosi e maleducati, se ne fregano di tutti e di tutto". Il presidente del Silpe imputa a loro, e alle mancate sanzioni, la responsabilità delle chiusure: "Se venissero sanzionati ci penserebbero due volte, prima di non indossare la mascherina. Non possiamo risponderne sempre noi. Se i ragazzi non rispettano le regole cosa dobbiamo fare? Il rimedio è sanzionare le persone che non rispettano le norme e anche i locali che non le fanno rispettare".
In questo clima, già di per sé poco sereno, in queste ore si è inserito anche il Viminale, che con una nota ufficiale ha invitato i Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza a coinvolgere i sindaci per trovare le migliori soluzioni per il controllo del teritorio e delle atività.
In particolare, si chiede che vengano coinvolte anche "le articolazioni di polizia locale per le iniziative di vigilanza, prevenzione e controllo ritenute più idonee a scongiurare la violazione delle prescrizioni". In particolare dovranno essere controllate le chiusure delle discoteche e l'obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 del mattimo successivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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