Tiziana Paolocci
RomaI giudici volevano bloccare l'Italia, ma l'intervento del ministro dell'Interno Alfano ha scongiurato il caos negli aeroporti della penisola.
Salta lo sciopero dei controllori di volo, previsto per oggi dalle 10 alle 18. L'astensione, proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl-Ta Anpcat, Unica e Fata-Cisal avrebbe provocato notevoli disagi per migliaia di persone, che oggi si apprestano a prendere l'aereo per lavoro o per partire in vacanza.
Ma sulla prevista agitazione è stato braccio di ferro per ore tra sigle sindacali, ministero dei Trasporti e giudici amministrativi. E alla fine è dovuto scendere in campo il governo per risolvere il problema. I rappresentanti dei lavoratori erano più che mai decisi ad incrociare le braccia, non essendo riusciti a trovare nei giorni scorsi, nonostante i vari tavoli di trattativa aperti, un'intesa sulle varie questioni, da quella di biglietti del personale navigante a quella dei licenziamenti di assistenti di volo per bassa produttività. Ma giovedì scorso il ministro Delrio aveva fatto la voce grossa e imposto loro di rinunciare al proposito.
Questo diktat era piaciuto poco e due sigli sindacali (Unica e Anpcat) che avevano presentato ricorso al Tar. I giudici amministrativi, chiamati in causa, avevano avallato le loro ragioni, spiegando che la motivazione del Ministero non appariva tale da consentire una limitazione del diritto di sciopero. «Ancora una volta - si legge nel decreto - il provvedimento ministeriale non appare preceduto da apposita segnalazione della Commissione di Garanzia per l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, né da previa informativa dell'Amministrazione alla medesima Commissione».
Via libera, quindi, con tanto di benedizione del Tar. Ma la decisione di Alfano, arrivata ieri sera in extremis, dopo essere stato contattato dal collega Delrio, ha ribaltato le carte in tavola. I ministeri e l'Enav hanno deciso di usare il pugno di ferro e hanno scritto l'ultima parola. Alfano ha inviato una circolare a tutti i prefetti affinché adottassero con urgenza i provvedimenti necessari perché il traffico aereo si svolgesse con regolarità. «La giornata di domani - si legge - sarà negli aeroporti una delle più affollate dell'estate 2016, con un impatto, dalle 10 alle 18, su 2.200 voli tra nazionali e internazionali, di cui 450 solo a Fiumicino, e su 350.000 passeggeri. Il diritto di sciopero va garantito ma allo stesso tempo deve essere garantito il diritto di mobilità dei cittadini per evitare ricadute sull'ordine e la sicurezza pubblica».
Discorso chiuso, almeno per ora. Qualche problema potrebbe rimanere per chi viaggia in treno a causa dello sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs indetto da alcune sigle autonome dalle ore 21 di domani fino alle 21 di domenica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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