Il leader della Lega Matteo Salvini, che in queste settimane sta anche rilasciando interviste a numerosi organi di stampa internazionali, ha spiegato il perché della modifica della sua visione personale dello «Zar». L'ex ministro dell'Interno lo ha spiegato parlandone a Bloomberg: «La mia opinione su Putin è davvero cambiata durante la guerra, perché quando qualcuno inizia a invadere, bombardare, inviare carri armati in un altro paese, beh, tutto cambia», ha premesso. Le successive considerazioni hanno interessato la geopolitica: «Per il prossimo futuro - ha continuato l'ex ministro dell'Interno - la Cina è il nostro principale competitor». Poi la spiegazione: «Dobbiamo temerla perché non è una democrazia ed è pronta ad invadere il mercato europeo con i propri prodotti e merci, a cominciare dall'industria automobilistica con il nuovo trend dell'elettrificazione».
Rispetto all'indirizzo che il Belpaese ha e avrà nei confronti del conflitto mosso da Putin in Ucraina, e quindi in relazione agli impegni che l'Italia ha assunto con la nazione guidata da Volodymyr Zelensky e con la Nato, Salvini ha ribadito che quanto stabilito non è destinato ad essere modificato. E il leghista ha anche evidenziato come ci si debba aspettare un governo di centrodestra solido, al netto delle gerarchie elettorali che saranno decise dalle urne domenica prossima.
La priorità del vertice leghista resta soprattutto una: «Il mio problema è come garantire che le industrie italiane sopravvivano nei prossimi mesi con l'aumento delle bollette energetiche, se la valanga inizia, quando entreremo al governo saremmo solo in grado di gestirne le conseguenze», ha fatto presente all'agenzia di stampa internazionale. L'altro grande macro tema su cui l'ex inquilino del Viminale si sta soffermando è quello che riguarda l'autonomia differenziata. Su questo punto, Salvini ha detto parole chiare al giornale americano Newsmax: «Il sistema presidenziale è una delle riforme su cui lavoreremo. Ma penso sia più urgente e necessaria la concessione di una maggiore autonomia alle Regioni», ha annotato, facendo anche presente come questo tipo d'intervento possa essere messo in campo senza la necessità di modifiche costituzionali. Del resto questa è stata la settimana del ritorno di Pontida, dopo il blocco dovuto alla pandemia da Covid19.
E sempre di autonomia ha parlato ieri il segretario della Lega a Crotone, mentre presenziava ad un'iniziativa elettorale: «Dall'autonomia regionale la Calabria ha solo da guadagnarci perché si danno più poteri a sindaci e governatori che così potranno gestire meglio alcune competenze.
Nel frattempo, a poca distanza temporale dal bagno di folla della manifestazione di tre giorni fa, la Lega ha fatto sapere che Marine Le Pen ha manifestato vicinanza a Salvini: «Buona fortuna Matteo! Ancora e sempre con te!», ha scritto via messaggio l'ex candidata all'Eliseo.
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