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A guidare la Lega in Sicilia va un lombardo: Stefano Candiani

È Stefano Candiani, 47 anni, originario di Varese e senatore al secondo mandato, il nuovo commissario regionale della Lega in Sicilia

A guidare la Lega in Sicilia va un lombardo: Stefano Candiani

Al suo secondo mandato in parlamento, il senatore Stefano Candiani, 47 anni, è il nuovo commissario della Lega in Sicilia. La "stranezza", se così si può definire, è che il senatore è originario di Varese. In Sicilia prende il posto del segretario uscente Angelo Attaguile, che insieme ad Alessandro Pagano gestiva il partito di Salvini nell’Isola.

Salvini ha in mente di costruire il partito su un modello federale e di inquadrare circoli e territori secondo un preciso statuto. A Candiani toccherà il compito di occuparsi delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno in Sicilia. In ballo ci sono programmi, candidati e accordi da chiudere nelle città più importanti: Catania, Messina, Messina e Siracusa.

Ieri Salvini è stato a Catania. "Siamo qui in Sicilia perchè stiamo crescendo incredibilmente come Lega. Per questo ascolteremo tutti i responsabili dei territori da Catania a Palermo, Messina e Trapani, passando per Ragusa e Siracusa e vedremo cosa è meglio fare città per città, comune per comune. Il simbolo della Lega ci sarà per chiunque abbia voglia di fare per le proprie comunità. Sicuramente darò indicazioni e diremo di no a tutti quelli che vogliono entrare nel movimento per garantirsi una poltrona. Se c’è tanta gente nuova che vuole dare un contributo, daremo loro la precedenza". Nel pronunciare queste parole Salvini forse ha inteso fare riferimento anche alla recente inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i leader locali del suo movimento.

La carriera politica di Candiani

Quarantasette anni, nato a Busto Arsizio (Carese), Candiani ha iniziato a fare politica nel Comune di Tradate (Varese), militando nella Lega Nord. Assessore dal 1997, nel 2002 è diventato sindaco, confermato nel 2007. N

608px;">el 2013 è stato eletto al Senato, riconfermato alle Politiche dello scorso 4 marzo.

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