"Ha avuto giustizia, basta lamenti". Dopo trent'anni di persecuzione l'attacco vergognoso delle toghe

Parodi (Anm) critica le parole della figlia del Cavaliere. Gasparri: "Chieda scusa". Giovedì l'approvazione definitiva della riforma

"Ha avuto giustizia, basta lamenti". Dopo trent'anni di persecuzione l'attacco vergognoso delle toghe
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Giustizia sì, ma dopo trent'anni. È scontro dopo le parole del presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, che ha replicato alla lettera di Marina Berlusconi sulla sentenza della Cassazione. "Chi fa queste affermazioni ha detto a margine dell'assemblea dell'Anm ha avuto una risposta in termini di giustizia. Allora perché lamentarsi di una giustizia che comunque arriva a un risultato che viene condiviso?". Parodi ha anche parlato di natura fisiologica e non patologica degli errori commessi dai magistrati. Nella lettera pubblicata sul Giornale, Marina Berlusconi aveva denunciato "trent'anni di vita avvelenati e devastati dalle calunnie e dalle false accuse" contro suo padre, dopo che la Cassazione ha escluso qualsiasi collusione tra Silvio Berlusconi e la mafia.

Ma le parole di Parodi hanno riacceso lo scontro sui tempi dei processi e sul peso che trent'anni di inchieste e sospetti hanno avuto sul fondatore di Forza Italia e sulla sua famiglia. Forza Italia, il partito fondato dal Cav, non si è limitato a incassare. Per Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri, Parodi ha usato una "leggerezza incredibile". "Quasi per amnesia - ha argomentato il capogruppo - pare non consideri che per decenni è stata puntata una pistola caricata di pesanti accuse false contro il presidente Berlusconi". Per il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, le parole scelta da Marina Berlusconi sono state "sacrosante". Gasparri ha annunciato la dedica al Cav dell'approvazione definitiva della Costituzione in materia di giustizia. Giovedì è il giorno buono (e storico). Poi sarà la volta del referendum, che con ogni probabilità si terrà a primavera del 2026. "Vinceremo sul campo", ha assicurato il senatore azzurro. "E a questa riforma - ha continuato - dovranno seguire tanti altri interventi per una giustizia giusta". L'ex ministro ha anche domandato le "scuse" da parte di Parodi per le parole in risposta alla lettera di Marina Berlusconi. Il portavoce nazionale e deputato di Fi Raffaele Nevi concorda con i colleghi sulla necessità di una battaglia che perduri nel tempo: "Noi continueremo a lottare affinché quello che è successo a lui (a Silvio Berlusconi, ndr) non accada più a nessun altro rappresentante politico". La vicepresidente del Senato Licia Ronzulli ha replicato alle parole di Parodi, insistendo sul tema della responsabilità civile dei magistrati: "Il presidente Parodi smetta di fare l'indiano e di difendere l'indifendibile. La responsabilità civile dei magistrati e una radicale riforma della giustizia non solo sono necessarie ma urgenti", ha attaccato.

Per Michaela Biancofiore, senatrice e presidente del gruppo Civici d'Italia, l'intervento di Marina Berlusconi è stato "illuminante". Il cambiamento profondo del sistema giustizia è invece "indifferibile": "La approveremo definitivamente in Senato la prossima settimana", ha ricordato la Biancofiore. Parodi, nel suo intervento all'assemblea generale dell'Anm, ha - come probabile - provato a contrastare la riforma della giustizia, sostenendo che con la separazione delle carriere non si otterrà la riduzione dei tempi dei processi. "La nostra battaglia - ha scandito - non è politica ma a difesa della Costituzione".

Tutto il centrodestra, invece, è intenzionato a portare a casa un risultato che cambierebbe nel profondo l'ordinamento giudiziario e forse anche i rapporti tra politica e magistratura, almeno certa magistratura. Dopo trent'anni di accanimento, del resto, c'è chi reputa che sia stato "giusto" così.

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