New York Nikki Haley lascia a sorpresa il Palazzo di Vetro, ma mai addio è stato più amichevole nell'inquieta amministrazione Usa di quello dell'ambasciatrice all'Onu. L'ex governatrice della South Carolina si presenta fianco a fianco con il presidente Donald Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca, dove i due ribadiscono con una serie di elogi e grandi sorrisi la stima reciproca. Le dimissioni di Haley piombano come un fulmine a ciel sereno, ma non avranno effetto immediato: «Lascerà alla fine dell'anno», spiega il tycoon. «Ha fatto un lavoro incredibile, è stata molto speciale per me, una persona fantastica - sottolinea Trump -. Sono triste, odio l'idea di perderla come ambasciatrice alle Nazioni Unite» ma «spero che torni» con un ruolo diverso «a un certo punto». Il presidente precisa che «sei mesi fa Haley gli ha detto di volere una pausa, e che verso fine anno voleva prendersi un po' di tempo libero».
Fin dalla sua nomina come rappresentante all'Onu nel gennaio 2017, l'ex governatrice è stata una delle più convinte sostenitrici della politica estera del presidente: dal bisogno di una riforma dell'organizzazione internazionale alle critiche per le posizioni anti-israeliane, passando per il ritiro dall'accordo sul nucleare iraniano. E il sostegno vigoroso in Consiglio di Sicurezza della necessità di imporre maggiori sanzioni alla Corea del Nord. «Guardate cosa è successo in due anni in politica estera. Ora gli Stati Uniti sono rispettati, certi paesi potranno non apprezzare ciò che facciamo, ma lo rispettano», chiosa Haley, definendo il suo incarico al Palazzo di Vetro «l'onore di una vita». Ci sono state anche dichiarazioni in contrasto con la Casa Bianca, ma in realtà più che di disaccordi con il Commander in Chief come causa delle dimissioni, nei corridoi dell'Onu come a Washington si parla soprattutto delle aspirazioni «politiche» di Haley. «Non ho deciso nulla su cosa farò, non ci sono ragioni personali, ma bisogna capire quando è il momento di lasciare e consentire una rotazione», dice lei nello Studio Ovale. Assicurando che «non correrà per la Casa Bianca nel 2020»: ma vi posso dire una cosa, prosegue, «di sicuro farò campagna per Trump». Da molti questo è visto come un passo verso un incarico di primo piano a Pennsylvania Avenue, magari addirittura con un dream ticket Trump-Haley tra due anni.
Il tycoon spiega che il successore di Haley verrà annunciato nel giro di «due o tre settimane», ed è già partito il toto-nomi. Tra cui figurano l'ex vice consigliere per la sicurezza nazionale Dina Powell, l'ambasciatore Usa in Germania Richard Grenell, e pure Ivanka Trump, figlia prediletta e attualmente consigliera del presidente. D'altronde, lo stesso The Donald ha detto che «Nikki ha fatto diventare la posizione di ambasciatore alle Nazioni Unite più glamour e più importante, sicuramente molto più di quanto lo fosse due anni fa». Mentre l'ex governatrice tiene a ricordare l'amicizia che la lega a Ivanka e al marito Jared Kushner. «Fanno un sacco di cose dietro le quinte che vorrei più persone conoscessero», sottolinea, definendo Jared «un genio nascosto». La stessa first daughter, da parte sua, si è precipitata sui social per lodare l'ambasciatrice uscente. «Haley ha servito l'America con dignità e distinzione.
È un'audace riformatrice ed è stata un'instancabile sostenitrice della verità, del realismo di principio e dell'integrità all'interno dell'Onu», commenta Ivanka su Twitter. «Jared e io siamo grati per la sua amicizia, una vera benedizione nelle nostre vite».
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