Coronavirus

Heather Parisi guida la truppa No Vax

"Non lo farò. E sarò criticata". Burioni: "Se si ammala si attacca..."

Heather Parisi guida la truppa No Vax

Ogni causa, anche la più censurabile, ha bisogno dei suoi testimonial. E ti pareva che alla vigilia del V-day non compariva la pasionaria vip del fronte anti-vaccini. Heather Parisi, ex ballerina e soubrette, che peraltro avrebbe potuto farsi anche i vaccini suoi, visto che vive a Hong Kong con la sua famiglia. E invece non ha voluto far mancare il suo contributo al dibattito vaccino sì-vaccino no. «Molti mi hanno chiesto qual è la situazione del vaccino in Cina e a Hong Kong e cosa faremo io e la mia famiglia - ha scritto su Instagram la soubrette di origine californiana -. Qui sarà disponibile forse a gennaio e forse verrà data la possibilità di scegliere quale vaccino. Io e la mia famiglia non faremo il vaccino perché è fuor di dubbio che si tratta di un vaccino sperimentale di cui non si hanno avuto modo di vedere gli effetti nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Sono perfettamente consapevole che per questa scelta in Italia, non a Hong Kong (dove presumibilmente è un'anomima signora di mezza età, ndr) sarò derisa, attaccata, emarginata e che molti, in assoluta malafede, mi definiranno novax. Purtroppo, nella società di oggi, la libertà e la tolleranza hanno ceduto il posto alla prevaricazione e alla violenza. Ma se questo è il prezzo da pagare per difendere l'ennesima violazione di un diritto inviolabile, lo faccio senza esitazione». Parole a cui risponde a stretto giro di social il virologo Roberto Burioni: «Heather Parisi dice no al vaccino e si prepara a subire attacchi? Più che essere attaccata se non fa il vaccino e si ammala si attacca. Al tram». Magari non elegantissimo ma efficace. Almeno quanto ci sia augura sia il vaccino.

In realtà finora l'esercito dei vip contrari al vaccino è piuttosto sguarnito. In molti evidentemente evitano di esporsi in attesa degli eventi, visto che il tema è caldo ma alla fine la scelta personale si porrà tra settimane e forse mesi. Molti sono invece gli aspiranti testimonial del vaccinisti che si sono messi a disposizione per farsi inoculare il farmaco e tranquillizzare gli italiani frastornati. Tra essi si è iscritto il giorno di Natale anche Beppe Grillo, leader carismatico dei Pentastellati che spesso sono stati identificati con il fronte No Vax. «Eh i vaccini... Io li sto aspettando, li sto aspettando tutti, li vorrò fare tutti insieme in una un'unica siringata», ha scritto il comico sul suo blog con un tono ironico che ha fatto dubitare più di qualcuno sulle sue reali intenzioni: «Comincerò con lo Sputnik 5 russo che dà questa leggera controindicazione di una leggera fosforescenza ai polpastrelli che verrà eliminata dal vaccino cinese che, in controtendenza, darà luccichio giallognolo al palmo della mano». Si sono detti invece disposti a farsi vaccinare in diretta tv alcuni personaggi del mondo dello spettacolo tutti piuttosto avanti con l'età: da Renzo Arbore a Iva Zanicchi (che il Covid lo ha avuto e ha anche perso il fratello), da Lino Banfi a Pippo Baudo.

E poi dicono che la saggezza non esiste.

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