Pile di carrelli per i bagagli usati come barricate e telecamere di sorveglianza distrutte priam dell'arrivo della polizia. È stata un'altra giornata di battaglia per le libertà civili a Hong Kong. Migliaia di manifestanti antigovernativi hanno paralizzato il traffico per l'aeroporto e bloccato i collegamenti verso lo scalo, all'indomani di una nuova giornata di contestazione, fra le più violente dall'inizio del movimento. Gli operatori dell'Airport Express, il treno ad alta velocità che collega l'ottavo aeroporto internazionale più frequentato al mondo e il centro dell'ex colonia britannica, hanno sospeso il servizio senza dare spiegazioni. Un gruppo di dimostranti vestiti di nero, che indossava maschere e si nascondeva dietro gli ombrelli per sfuggire alle riprese delle telecamere, ha issato barricate al terminal di autobus dell'aeroporto. Circa una ventina i voli cancellati. Mentre si fa la conta dei feriti del giorno precedente: almeno 41, di cui 5 ricoverate in gravi condizioni.
Da tre mesi la ex colonia britannica vive la più grave crisi politica da quando è tornata nell'orbita della Cina nel 1997, con azioni quasi quotidiane per denunciare l'arretramento delle libertà e l'ingerenza crescente di Pechino.
I dimostranti hanno evitato lo scontro con la polizia all'aeroporto, allontanandosi a piedi
dallo scalo con una marcia di dieci chilometri. Il deflusso della folla ha bloccato il traffico sulla superstrada, dove una parte dei manifestanti è salita a bordo di autobus o di automobili di volontari venuti a prenderli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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