Coronavirus

Hotel Covid, anche i resort diventano ospedali. I parenti delle vittime protestano al cimitero

I turisti cancellano tutto: così due alberghi ospiteranno centinaia di malati

Hotel Covid, anche i resort diventano ospedali. I parenti delle vittime protestano al cimitero

Parte a Bergamo l'attività di quelli che sono subito stati ribattezzati «Hotel Covid 19» e «Hotel Coronavirus», i primi due resort «anti contagio» d'Italia che, a causa della cancellazione delle prenotazioni e dell'obbligo di restare a casa, invece dei turisti ospiteranno centinaia di malati che gli ospedali della zona non riescono più a ricoverare.

I proprietari dello «Starhotels Cristallo Palace» di Bergamo e dell'albergo «La Muratella» di Cologno al Serio (due strutture a 4 stelle) hanno aderito all'appello dell'Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo per l'emergenza coronavirus.

Ieri era programmato il primo trasferimento di pazienti. A poca distanza i parenti dei morti di coronavirus protestano davanti al cimitero cittadino (chiuso per ragioni di sicurezza): vorrebbero dare l'ultimo saluto ai loro defunti prima che finiscano nel forno crematorio che negli ultimi 4 giorni non ha mai smesso di «lavorare».

Bergamo è oggi una «Covid 19-City» risucchiata nel buco nero del morbo. Ma c'è anche qualche squarcio di luce. Come ad esempio l'iniziativa solidaristica dei proprietari dei due hotel antesignani di una «riconversione sanitaria» che speriamo venga seguita da altri. Anche perché a Bergamo la tabella di marcia si è fatta drammatica: un ricovero ogni ora e, purtroppo, una sepoltura ogni 30 minuti.

Un triste rito che oggi toccherà pure al sindaco di Cene, Giorgio Valoti, 70 anni, morto ieri mattina per complicanze legate al Covid-19. Valoti, esponente storico della Lega, è stato il primo sindaco ad essere eletto in Valle Seriana col partito dell'ex Carroccio bossiano; rieletto nel 2019 era adesso al suo quarto mandato. Falcidiati anche i medici: contagiati in 70 e senza di loro anche curare la popolazione diventa impresa ardua.

«Ringrazio quanti in tempi stretti hanno messo a disposizione le loro strutture - commenta Massimo Giupponi, direttore generale dell'Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo -. In questo modo avremo numerosi posti a disposizione e riusciremo a dare una mano ai nostri ospedali impegnati nel reperimento di posti letto per la terapia intensiva».

«Noi abbiamo 24 alberghi chiusi su territorio nazionale (3663 camere) ma il nostro cuore continua a battere a fianco di chi soffre», sottolineano i vertici del gruppo Starhotels. Stesso discorso per «La Muratella» anche questo un resort al top della qualità dei servizi. Fino a ieri solo servizi alberghieri. E da oggi anche servizi sanitari.

«L'inaugurazione era prevista per il primo marzo ma il virus ha bloccato l'apertura di questa e di altre nostre attività spiega il management dell'hotel di Cologno al Serio -. Ci troviamo dinanzi a una enorme emergenza. Così abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra struttura.

Se tutti daremo un contributo, allora avverrà qualcosa di grande».

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