Roma - Patrizia Marrocco è uno dei sette membri azzurri della Commissione di Vigilanza sulla Rai che non ha partecipato al voto su Marcello Foa, candidato presidente della Rai, provocandone la bocciatura.
Perché avete preso questa decisione?
«Noi di Fi non abbiano partecipato al voto per evitare una prevaricazione da parte di una maggioranza arrogante, che non è scesa ad un confronto politico indispensabile con le opposizioni, come doveva. Abbiamo chiesto ed ottenuto il rispetto delle regole e del buonsenso. Quando si sceglie una funzione super partes che rappresenta non solo la maggioranza ma anche le opposizioni, bisogna concordare il candidato con tutti i partiti. La legge prescrive che la maggioranza debba essere dei due terzi. Non è una questione di nome, dunque, ma di metodo, che in politica è anche sostanza. Soprattutto quando si tratta di incarichi che devono garantire il pluralismo».
Ma Salvini insiste sul candidato del governo e annuncia che intende riproporre il nome di Foa.
«Dobbiamo partire dalla legge, che parla chiaro: se non c'è il voto dei due terzi in Vigilanza il candidato non è eletto. Non credo che la legge consenta ulteriori tentativi, manca il requisito normativo per andare avanti. Spetta agli organi competenti verificare ora la legalità».
Intanto, però, Foa ha presieduto il cda come consigliere anziano e si ipotizza di andare avanti anche con le nomine.
«Il Cda della Rai senza presidente non può svolgere nessuna attività con il consigliere anziano e qualora lo facesse la responsabilità ricadrebbe non solo sul consigliere più anziano ma su tutti i consiglieri. Il consigliere anziano non può svolgere funzioni che vadano oltre la convocazione del consiglio».
La Lega accusa Fi di essersi schierata con il Pd e di preparare il nuovo Patto del Nazareno.
«Non esiste nessun Patto del Nazareno, l'unico patto solido che vedo in aula tutti i giorni è quello gialloverde. Mi auguro che stiano spostando l'attenzione per non affrontare i temi con cui si sono proposti all'elettorato e che non riescono a garantire ma che sono prioritari: povertà, lavoro, Sud, imprese, infrastrutture, reddito di cittadinanza, legge Fornero».
Sembra che su Foa nella maggioranza ci siano divisioni e il M5s preferirebbe un altro nome.
«Alcuni esponenti del M5s hanno cinguettato che ci sia rispetto per una Rai imparziale. Ora vorrei chiedere loro di essere coerenti».
Per Salvini adesso Berlusconi dovrebbe spiegare agli italiani il suo no a Foa.
«Credo che Berlusconi non debba spiegare agli italiani perché il
governo si impunta per una poltrona. Noi siamo l'opposizione. Berlusconi non vuole e non ha chiesto poltrone. Semmai, può insegnare come ci si siede ad un tavolo con gli alleati, come si rispettano e come si consultano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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