
Campo largo thriller anche in Toscana, con Elly Schlein ed Eugenio Giani appesi al M5s di Giuseppe Conte. E un nuovo via libera, anche stavolta con riserva. Sì, perché gli iscritti pentastellati in regione - con 1.538 sì su 2568 votanti - hanno dato l'ok ai vertici del Movimento per finalizzare la trattativa con i dem per dare l'ok alla corsa del governatore uscente. A votare sì alla corsa solitaria, invece, sono stati 1030 iscritti. Ecco la formula con cui Conte entra nel campo largo in Toscana. Il mandato della base è quello di "verificare se vi siano le condizioni per prendere parte alla coalizione promossa dal Partito Democratico in contrapposizione alla coalizione di centro-destra, conferendo mandato ai vertici del Movimento per concludere, per iscritto, un accordo chiaro che integri tutti i progetti e gli obiettivi strategici, quali emersi nel corso delle riunioni e assemblee territoriali svolte nelle scorse settimane". Un barocchismo dietro cui si celano delle condizioni ben precise dettate da Conte a Schlein e Giani. Tra questi "progetti e obiettivi per un accordo di coalizione", elencati in un documento Pdf consultabile sul sito del M5s, c'è anche il "Reddito di cittadinanza regionale". Ma non solo. C'è un "patto per la legalità e la buona amministrazione", sul modello di quello annunciato da Conte nelle Marche per dare il disco verde all'alleanza con l'indagato Matteo Ricci. E poi il "No a Basi Nato e al Parco San Rossore", "per promuovere la vocazione pacifista' dell'intera Toscana". La lotta contro il progetto di una nuova base dei Carabinieri nei pressi della riserva naturale, vicino alla base di Camp Darby, e contro il Centro Nato della Caserma Predieri a Firenze è stata proprio uno dei cavalli di battaglia del M5s all'opposizione durante la legislatura regionale che sta per concludersi.
Una contrapposizione dura, quella portata avanti dai pentastellati contro il governatore dem. Tanto che lo stesso Conte, proprio nella conferenza stampa in cui dava il suo via libera a Ricci, aveva frenato sull'uscente. "Noi veniamo da cinque anni di opposizione a questa giunta. Entrare ora per noi è un sacrificio notevole e lo decideranno i territori se ci sono le condizioni", aveva detto l'ex premier. Fatto sta che ora Giani, esponente riformista, "cacicco" riconfermato a malincuore da Schlein, dovrà adeguarsi alle richieste del M5s sul no alle basi e sull'introduzione del Rdc regionale. E dire che i post-grillini, in Toscana, elettoralmente pesano abbastanza poco. Alle regionali del 2020, il M5s in corsa solitaria ottenne il 7%, l'11% alle politiche e l'8% alle europee dello scorso anno.
Dopo l'esito della votazione, Conte ha detto che gli iscritti gli hanno dato "un mandato chiaro per un confronto con il candidato presidente, per verificare con rigore che siano rispettate e messe nero su bianco le condizioni che la comunità territoriale ha ritenuto prioritarie".