I candidati di Berlusconi: Bertolaso, Parisi e Sgarbi

Il Cavaliere all'ufficio di presidenza azzurro svela le idee per le Comunali a Roma, Milano e Bologna. Per Torino Osvaldo Napoli. Nel weekend vertice con Lega e Fdi per le scelte finali

I candidati di Berlusconi: Bertolaso, Parisi e Sgarbi

Berlusconi dà la linea a Forza Italia e ipotizza alcune candidature per le prossime amministrative. Niente di deciso visto che ogni pedina dovrà essere concordata assieme agli alleati. Infatti annuncia: «Sabato e domenica ne parleremo». Ma ecco alcuni nomi fatti durante l'ufficio di presidenza tenutosi nel pomeriggio a Palazzo Grazioli: Guido Bertolaso per Roma, Stefano Parisi per Milano, Vittorio Sgarbi per Bologna, Osvaldo Napoli per Torino. Il metodo è chiaro: «Sosterremo ovunque il candidato migliore - dice l'ex premier - No, dunque, al manuale Cencelli». Le seguenti ipotesi erano già state fatte e le indiscrezioni erano già uscite sui giornali. La quadra con gli alleati, però, ancora non c'è. Alla Lega, per esempio, non piace Parisi a Milano; e per altro il diretto interessato s'era detto indisponibile. Stesso discorso su Roma dove il Carroccio non è convinto di Guido Bertolaso. Pare invece tramontata l'ipotesi Alfio Marchini per la Capitale su cui resta il veto di Giorgia Meloni. Dubbi anche a Bologna dove Salvini, fino ad ora, pare non voglia rinunciare alla «sua» Lucia Borgonzoni. Il Cavaliere ammette: «Ma non c'è solo il sudoku delle candidature alle amministrative». Il Cavaliere sa che il partito è in fibrillazione e così cerca di rassicurare tutti: «Non voglio rottamare nessuno di voi». Quindi annuncia alcune novità interne a Forza Italia: «Gianni Letta sarà l'ambasciatore del partito nel mondo delle imprese; Renata Polverini terrà i rapporti con i sindacati mentre Andrea Mandelli farà da cinghia di trasmissione con le professioni».Quindi attacca Renzi e i Cinque Stelle: «2.018 miliardi è il debito pubblico oggi dell'Italia. Più 300 miliardi rispetto a come lo abbiamo lasciato noi. I Cinque Stelle pensano di sanarlo con successive patrimoniali, anche sui piccoli redditi. Una follia». La strategia per tornare a battere la sinistra? Lavoro, lavoro, lavoro. E «operazione web»: «Sono ancora in campo - dice - Ho preso atto del fatto che internet è frequentata ogni giorno per 7 ore da 40 milioni di italiani. Quindi ho assunto decisione sacrificale di prendere lezioni di internet. Interverremo su internet come non abbiamo mai fatto prima». Berlusconi scuote i suoi: «Dobbiamo passare alla storia come i salvatori della democrazia e della libertà portando il centrodestra alla vittoria al primo turno». E pensa già al prossimo governo con «Gallitelli agli Interni, Coppi alla Giustizia, Brunetta all'Economia».L'affondo al premier arriva soprattutto sulla politica estera: «Adesso speriamo che non si proceda con i bombardamenti anche in Libia. I bombardamenti sono un errore. L'unica soluzione per estirpare l'Isis è quella proposta da Putin all'Onu: una coalizione comune che intervenga sul campo». Ed ecco i suoi timori: «Sulla politica estera non si può più sbagliare dal momento che diversi Paesi europei hanno chiuso o si apprestano a chiudere le loro frontiere. Se il governo di sinistra non cambierà la sua posizione, l'Italia rischia di rimanere fuori dal sistema Schengen con conseguenze nefaste.

Deve essere infatti chiaro ai cittadini italiani che, con la chiusura delle frontiere, tutti i migranti già presenti o in arrivo nel territorio italiano sarebbero destinati a rimanervi per un tempo indefinito». Un disastro. «Serve - conclude Berlusconi - identificare, anche attraverso l'utilizzo delle impronte digitali, chi cerca di entrare illegalmente nel nostro Paese».

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