D i fronte alla strage di oltre 70 bambini e madri in un parco giochi a Lahore, in Pakistan, dilaniati dall'esplosione di un terrorista islamico suicida mentre festeggiavano la Pasqua, Papa Francesco se la sente ancora di attribuirne la responsabilità ai trafficanti di armi? E la quinta colonna delle anime pie nostrane, dalla Mogherini alla Boldrini, da D'Alema a Vauro, sono sempre convinti che i terroristi islamici siano vittime dell'emarginazione sociale, di conseguenza sarebbe colpa nostra se loro sgozzano, decapitano, massacrano e si fanno esplodere, così come loro non avrebbero nulla a che fare con l'islam che, all'opposto, sarebbe una religione d'amore e di pace esattamente come il cristianesimo?Se è indubbio che i terroristi che hanno perpetrato le stragi di Bruxelles del 22 marzo ci odiano al punto da massacrarci indiscriminatamente perché ai loro occhi siamo tutti «miscredenti», ebbene dobbiamo prendere atto che anche il «Consiglio esecutivo islamico di Bruxelles», l'organo che rappresenta ufficialmente l'islam «moderato» presso le istituzioni, la pensa allo stesso modo, avendo rifiutato di consentire agli imam di celebrare nelle moschee della capitale del Belgio «una preghiera congiunta per le vittime della strage», sostenendo che le preghiere dei musulmani possono essere rivolte solo ai musulmani, perché solo i musulmani sarebbero «credenti», mentre tutti i non musulmani sono condannati in quanto «miscredenti». In particolare, è stato spiegato, che la prima Sura, o capitolo, del Corano, detta Al-Fatiha, L'Aprente, che viene ripetuta 17 volte nel corso delle 5 preghiere quotidiane obbligatorie, non può essere recitata per commemorare i «miscredenti». Ed hanno assolutamente ragione perché questa preghiera, di fatto il loro «Padre Nostro», si conclude con questa esortazione ad Allah: «Guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che sono incorsi nella tua ira, né di coloro che vagano nell'errore».
Ebbene tutti i teologi islamici concordano sul fatto che «coloro che hai colmato di grazia» sono i musulmani, «coloro che sono incorsi nella tua ira» sono gli ebrei, «coloro che vagano nell'errore» sono i cristiani. Significa che tutti quelli che pregano, a prescindere dal fatto che noi li definiamo moderati, integralisti o terroristi, condannano tutti i giorni, 17 volte al giorno, gli ebrei e i cristiani quali miscredenti.La verità è che quando devono pronunciarsi su ciò che Allah prescrive nel Corano e su ciò che ha detto e ha fatto Maometto, i musulmani credenti e praticanti sono tutti uguali, perché il Corano è unico e Maometto è lo stesso. I musulmani possono assumere una posizione diversa, compatibile con le leggi laiche dello Stato e i valori che sostanziano la nostra civiltà, solo se antepongono la ragione e il cuore ad Allah e a Maometto. Di conseguenza i musulmani possono essere moderati come persone, ma l'islam non è moderato come religione.La verità è che i cristiani sono discriminati, perseguitati e massacrati dai musulmani da 1.400 anni, da quando Maometto sterminò, convertì con la violenza o sottomise come dhimmi, protetti, gli ebrei e i cristiani, che avevano salva la vita solo pagando una tassa, la jizya. La verità è che i cristiani sono i più perseguitati al mondo per la loro fede. Oggi su 100 persone che subiscono la violazione del diritto alla libertà religiosa, 75 sono cristiani. Ogni anno ci sono 105.000 nuovi martiri cristiani, un martire al minuto, ad opera di terroristi islamici, di fanatici indù in India, di regimi comunisti in Cina, Corea del Nord e Vietnam.
Quante altre stragi di cristiani dovranno succedere prima che chi ci governa capisca che i terroristi islamici ci uccidono per il semplice fatto che siamo cristiani, che il terrorismo islamico è di natura aggressiva e non reattiva, che la persecuzione dei cristiani è una costante nella storia dell'islam perché Maometto stesso massacrò i cristiani e gli ebrei, così come Allah nel Corano legittima l'odio, la violenza e la morte nei confronti di tutti noi «miscredenti»? magdicristianoallam.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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