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I cubani "schiavi" sulle navi da crociera. Sequestrati l'80% del salario e il passaporto

La dittatura cubana usa manodopera schiava, grazie alla collaborazione di alcuni giganti del mondo delle crociere internazionali

I cubani "schiavi" sulle navi da crociera. Sequestrati l'80% del salario e il passaporto

La dittatura cubana usa manodopera schiava, grazie alla collaborazione di alcuni giganti del mondo delle crociere internazionali, tra cui spicca il nome della MSC, azienda leader mondiale del settore, con sede a Ginevra. La denuncia, presentata ieri a Bruxelles dall'ong Prisoners Defenders insieme a diversi eurodeputati del gruppo Renew Europe, fa scalpore. «Secondo le testimonianze raccolte da molti marittimi cubani che hanno lavorato anche in Italia - si legge nel rapporto - MSC Malta Seafarers Company Limited li contratta attraverso un agente cubano, la società Selecmar».

Nel contratto, di cui Prisoners Difender ha ottenuto copie che ha depositato presso la Corte Penale Internazionale con relativa denuncia, un'appendice indica che «la Selecmar trattiene l'80% del loro salario». Sulle sue navi «MSC sequestra i passaporti dei marittimi cubani non solo durante il viaggio, ma anche nei paesi dove le navi fanno scalo, per evitare che scappino». Secondo i dichiaranti, la MSC verrebbe multata di «10.000 dollari per ogni cubano che scappa», e per questo, denuncia Prisoners Defenders «i dipendenti di MSC Crociere sono diventati un'estensione della repressione del regime cubano». Restrizioni come queste, e il sequestro dei passaporti, non accadono al personale di altre nazionalità, solo ai marittimi dell'Avana. «Abbiamo molte prove. Abbiamo documenti che descrivono in dettaglio le terribili condizioni dei lavoratori cubani all'estero» spiega a Il Giornale Javier Larrondo, il presidente dell'ong che ha fatto la denuncia. «Ad esempio c'è la confisca delle loro proprietà e il divieto di tornare a Cuba per 8 anni, tenendo lontani questi lavoratori dalle loro famiglie se abbandonano il lavoro sulla nave o non fanno ritorno a Cuba alla fine del contratto. Abbiamo anche la legislazione cubana che lo conferma. E abbiamo certificati di lavoro della Selecmar che affitta lavoratori cubani come forza umana per crociere di lusso e trattiene l'80% del salario dei lavoratori. E abbiamo anche i certificati del Ministero dell'Interno cubano che provano queste accuse. Tutto è stato confermato da centinaia di denunce». Pure i cubani con visti Schengen validi ricevono i loro passaporti solo quando le autorità di immigrazione dei paesi europei salgono sulla nave e li controllano, ma poi - prima di lasciare la nave - i documenti vengono confiscati di nuovo e fanno scalo nei porti europei solo con una carta d'identificazione della MSC, mentre il loro passaporto viene conservato sulla nave da crociera «per motivi di sicurezza». La Croazia è stato l'unico paese Ue che si è rifiutato di farli scendere dalla nave senza passaporto, non l'Italia. «Poiché sembra che MSC sia consapevole che questa ritenzione provocherebbe una diserzione massiccia, dà ai marittimi dell'Avana 641 dollari in più fuori contratto, che Cuba non controlla. E così lo stipendio totale degli sfruttati marittimi cubani arriva a 727 dollari al mese in media», conclude il rapporto.

Una miseria da lavoro schiavo.

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