I guai del professore anti-ebrei, già candidato con la sinistra

Il rettore bacchetta il "suo" docente che aveva incitato a isolarli sui social. La Lega: "Va cacciato"

I guai del professore anti-ebrei, già candidato con la sinistra
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Di sinistra, candidato, filoputiniano, e - ovvio, pro Pal. È questo l'identikit ideologico di Luca Nivarra, decano del Dipartimento di Giurisprudenza all'università di Palermo, che ha invitato i propri contatti a togliere l'amicizia sui social agli ebrei. "Avendo a disposizione pochissimi strumenti per opporci all'Olocausto palestinese- ha detto - un segnale, per quanto modesto, potrebbe consistere nel ritirare l'amicizia su Fb ai vostri amici ebrei, anche a quelli buoni, che si dichiarano disgustati da quello che sta facendo il governo di Israele e le Idf". Questo ha scritto sul suo profilo Nivarra che nel 2012 si è candidato al Comune di Palermo con Rifondazione Comunista e Verdi e che, poi mesi dopo, sarebbe potuto diventare assessore regionale se Claudio Fava avesse vinto in Sicilia. Arrestato in passato con l'accusa di peculato e falso ideologico, alla fine fu assolto da una parte perché il fatto non sussiste e dall'altra per prescrizione.

Il docente, 66 anni, quindi vicino alla pensione, ora non ha dubbi: "Mentono e con la loro menzogna contribuiscono a coprire l'orrore: è una piccola, piccolissima cosa ma cominciamo a farli sentire soli, faccia a faccia con la mostruosità di cui sono complici".

Il rettore dell'UniPa, Massimo Midiri, ha preso le distanze da quella che ha definito "un'iniziativa personale culturalmente pericolosa e lontana dai principi del nostro ateneo". Una proposta "che rischierebbe di alimentare le stesse dinamiche che afferma di voler contrastare", ha aggiunto. "Su temi complessi come il conflitto in Medio Oriente, la strada da percorrere deve essere quella del dialogo e del confronto critico, non dell'isolamento e di ciò che si avvicina a una censura ideologica", ha spiegato Midiri.

Il rettore dell'UniPa ha ricevuto la telefonata del ministro del Miur Anna Maria Bernini che è intervenuta anche pubblicamente sulla vicenda. "Le dichiarazioni del professore Nivarra non offendono solo il popolo ebraico ma tutti coloro che si riconoscono nei valori del rispetto e della convivenza civile", ha scritto. E ha aggiunto: "Le parole del rettore Midiri rappresentano una presa di distanza netta e doverosa da affermazioni inaccettabili, rendendo onore all'intera comunità accademica palermitana". Secondo Bernini, "i conflitti si superano con il dialogo, non con l'isolamento".

Il deputato leghista Rossano Sasso ha chiesto il licenziamento di Nivarra: "Non

possiamo permettere che l'antisemitismo e l'istigazione all'odio contro Israele - ormai dilagante anche nelle nostre università - venga considerata una libera manifestazione di critica. Per la Lega tutto questo è inaccettabile".

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