I numeri tornano a far paura. Ma la svolta è dietro l'angolo

Giorno in chiaroscuro: raddoppiano i contagi. L'Oms: "Non abbassiamo la guardia, presto qualche risultato"

I numeri tornano a far paura. Ma la svolta è dietro l'angolo

I virologi lo avevano detto: «Non illudiamoci». E i dati ora lo confermano. Il trend in lieve calo registrato nei giorni scorsi non trova riscontro nei dati di ieri che sono ancora tragicamente alti. Anzi, impennano a cifre che sono il doppio rispetto al giorno precedente. Sono 4,492 le persone positive in più (mercoledì erano 3.492), per un totale di contagiati di 62.013. Nelle ultime 24 ore sono morte 662 persone (mercoledì 683), portando il bilancio totale delle vittime con coronavirus a 8.165. Ad attenuare un po' il peso delle brutte notizie, c'è il dato dei guariti che superano per la prima volta i diecimila, 999 in più rispetto al giorno precedente, e un rallentamento della velocità dei contagi.

RISULTATI DIETRO L'ANGOLO

«Le misure sembrano avere effetto, misuriamo oggi quello che è accaduto 14-15 giorni fa - non si perde d'animo Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Organizzazione mondiale sanità - È difficile ricostruire temporalmente degli eventi che hanno portato alla situazione odierna, non bisogna abbassare la guardia perché stiamo vivendo un momento assolutamente critico ma c'è un rallentamento della velocità di incremento della curva. Molto probabilmente nei prossimi giorni assisteremo a una diminuzione effettiva e sostenuta spero soprattutto della casistica grave. Sapete anche che la mortalità segue di qualche giorno la diminuzione dei casi diagnosticati». Oms e Protezione civile si rendono perfettamente conto che prolungare le misure di isolamento, almeno fino a Pasqua, nelle case non è facile e la gente comincia a cedere ma, sostengono, «è necessario rafforzare il messaggio e garantire supporto. Perché nel momento in cui la popolazione sarà stanca avrà bisogno di qualcosa di più». Da qui il potenziamento dei servizi di assistenza, a cominciare da quella psicologica.

BORRELLI NEGATIVO

Non è ancora stato in grado di partecipare alla quotidiana conferenza stampa della Protezione civile, ma Angelo Borrelli sta meglio e soprattutto i test dicono che è negativo al coronavirus. «Ho ancora un po' di febbre - comunica dalla sua abitazione - ma conto di tornare quanto prima in dipartimento».

«NON SPRECATE LE FFP3»

Agostino Miozzo, direttore promozione e integrazione della Protezione civile, ha spronato a non sprecare le mascherine, merce preziosissima. Eppure c'è ancora chi le usa per fare giri in bicicletta, quando invece dovrebbero essere utilizzate esclusivamente dal personale sanitario. «Sapete quanto è difficile il recupero e la dotazione delle mascherine da destinare a chi ha necessità assoluta. Chiedo a tutti di non farne un cattivo uso, abbiamo il dovere etico, morale, di salvaguardare, rispettare, per destinarle alla categoria ad alto rischio».

FONDI ALLA SANITA'

Il discorso sul sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale «non riguarda solo i finanziamenti - ammette Guerra a nome dell'Oms - A me preoccupa di più l'invecchiamento del personale e il mancato ricambio in attività su una quota parte del personale che è critica».

Tuttavia la sanità italiana, messa letteralmente sotto attacco, ha reagito bene: «Quello che accade altrove con 15 giorni di ritardo rispetto a noi - ricorda Guerra - sottolinea quanto il Paese abbia reagito bene e si sia mosso anche velocemente. Se i finanziamenti fossero stati più ingenti, l'accusa sarebbe stato di non spendere bene e sprecare denaro pubblico».

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