I pm italiani: "Scafisti, Berlino ci boicotta"

I soldi del traffico di migranti a Francoforte, ma i tedeschi non sono interessati

I pm italiani: "Scafisti, Berlino ci boicotta"

Roma - Tutti sorvegliati sul web, dicono. Ma in Germania un sospetto islamista clicca «like» sulla pagina Facebook dell'Isis libico e poi commette indisturbato un attentato.

Un paradosso, non una sorpresa se si rileggono le accuse mosse dalla Procura di Palermo alla «distrazione» del sistema giudiziario tedesco che si riflette anche sulla sicurezza dell'Italia. Sono contenute in una recente, dettagliata inchiesta dello Spiegel. Alla luce dell'attentato di Charlottenburg fanno rabbrividire. La Procura di Palermo ha condotto due grandi inchieste contro gli scafisti e individuato il boss dei boss del traffico d'uomini nell'eritreo Ermias Ghermay, capace di trasportare 500.000 migranti dall'Africa verso il Nord Europa. Un traffico che vale miliardi. E il flusso di denaro punta dritto verso la Germania. «Abbiamo documenti da cui risulta che la rete ha contatti con la Germania», ha spiegato il pm della Dda di Palermo Calogero Ferrara. Un pentito l'ha detto chiaro: «Tutto il denaro guadagnato da Ghermay è in Germania» e ha aggiunto che la moglie del boss, Mana Ibrahim, ha ottenuto l'asilo e vive vicino a Francoforte. Stesso percorso seguito da Measho Tesfamariam, Yonas Redae e Mulubrahan Gurum tre personaggi che hanno in comune il mestiere, boss degli scafisti, e il fatto di essere stati accolti in Germania. «La Procura di Francoforte - scrive lo Spiegel - spiega che la città è indubbiamente uno dei nodi nella rete dei trafficanti eritrei». E l'inchiesta riporta anche la preoccupazione dei servizi tedeschi per il legame tra traffico di migranti e terrorismo, provato del resto dal fatto che già cinque attentati messi a segno in Germania nel 2016 sono stati commessi da rifugiati, veri o presunti.

Il pm Ferrara descrive così la reazione delle autorità tedesche di fronte alla mole di carte spedite dall'Italia e alle richieste di collaborazione alle indagini: «I tedeschi non hanno fatto niente. Non sembravano troppo interessati. A una delle riunioni di Eurojust (organo di coordinamento tra i sistemi giudiziari dei Paesi Ue, ndr) hanno mandato una praticante». Una mancanza di collaborazione che si riflette direttamente anche sulla sicurezza in Italia.

Allo Spiegel Carmine Mosca, capo della squadra di polizia che indaga sugli scafisti, ha raccontato del caso della fregata tedesca Hessen, che ha scaricato in Sicilia i migranti pescati in mare, ma ha rifiutato di far salire a bordo i suoi uomini per indagare.

La conclusione del magazine tedesco è preoccupante: una delle cause della cecità dei pm tedeschi è dovuto al fatto che in Germania non esiste una legislazione antimafia. Ma c'è anche il fattore politico: le procure tedesche sono oberate di lavoro. E vista la linea Merkel, la questione migranti per molti potrebbe non essere in cima all'agenda.

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