Succede che la scrittrice Dacia Maraini venga scippata per strada. «Stavo andando a teatro per vedere uno spettacolo tratto da un mio testo», ci tiene a dire al Corriere della Sera, che subito ne raccoglie il lamento dedicandogli un'intera pagina del quotidiano di ieri. È sempre bello quando la sinistra scopre il mondo reale. Quello dei furti in casa, degli scippi per strada e delle interminabili file alla Questura. «Vado subito alla stazione di polizia vicina e denuncio il caso - racconta - un giovane e simpatico poliziotto mi dice che da un poco di tempo gli scippi sono aumentati». Bah, che strano. La gente ruba. E così la Maraini prova un sentimento nuovo, «la rabbia». Lì, in fila, nella consapevolezza che tanto è tutto inutile, che tutte quelle copie della denuncia (ah, la burocrazia...) serviranno a poco o nulla. D'altronde il governo Renzi, con la scusa di velocizzare la giustizia ha depenalizzato i cosiddetti «reati bagattellari» come truffe e furtarelli appunto, e tanto piacere per le vittime di questi reati «leggeri» ma odiosissimi. Ma l'autrice di Marianna Ucrìa, piombata all'improvviso nel fantastico mondo degli sfigati, non si capacita di tanta barbarie. E qui parte la solita caccia al colpevole. «È il terrorismo islamico», sentenzia, che ha introdotto «un sordo innamoramento della devastazione, che li porta a drogarsi, ubriacarsi, correndo verso la morte come fosse una liberazione esaltante». E tutte quelle barbe incolte in giro? È colpa degli imam, «i barbuti predicatori di odio». Ah certo, il ladruncolo ragazzino è innocente per definizione. Non sarà invece la solita Età del malessere, che la Maraini conosce bene? Quella che fa lanciare i sassi dal cavalcavia o dare fuoco a un clochard solo per noia, senza bisogno di scomodare l'Isis? Non potrebbe anche essere colpa della crisi economica, che ha impoverito ancor di più il ceto medio spingendo alla disperazione padri e madri di famiglia? No, come al solito il ladruncolo è innocente.
E come teorizzano da sempre le toghe di Md gli unici reati da perseguire sono quelli dei colletti bianchi e della politica, che con il suo linguaggio «che scivola nell'insulto e nella denigrazione» ha le sue responsabilità, e come no. È tutta colpa di un tweet di Salvini...
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