Forse dietro l'unanimità di consensi nel mondo politico sul voto ai sedicenni ci sono tanti lettori di Aristotele. Il filosofo greco, infatti, riconosceva ai giovani la caratteristica di essere «fiduciosi perché non hanno avuto ancora il tempo di essere ingannati». Quindi la propaganda politica, soprattutto quella più corriva e grossolana, può avere facile presa su un simile «elettorato». Oltre che credulone, questo esercito di sedicenni (l'Istat ne conta 1,1 milioni, pari al 2% del corpo elettorale) è minato da una forte fragilità interiore. Dovuta principalmente allo stile di vita e anche alle nuove tecnologie che, con internet e smartphone, rende la percezione della realtà molto differente da quella delle generazioni precedenti.
«Non sono convinta sia una buona idea allargare il voto ai sedicenni - spiega la professoressa Lietta Valvo Grimaldi, del liceo artistico Catalano di Palermo -. Tra i sedici e i diciotto anni i ragazzi attraversano una fase molto delicata dal punto di vista della loro formazione emotiva. Possono essere curiosi, ovviamente. E anche molto intelligenti. Possono partecipare attivamente alla vita collettiva ma hanno una fragilità emotiva che condiziona lo stesso senso di responsabilità».
«I ragazzi di oggi - spiega lo psicologo Pietro Castiello, direttore del Cenpis Orion (centro di psicologia per la scuola e l'adolescenza) - forse sono anche più sensibili di noi. In molti casi sono caratterizzati da una forte intelligenza. Solo che mancano di esperienza. E sono molto fragili. Soprattutto riguardo l'autostima». «Questo - aggiunge Castiello - è dovuto anche al fatto che non c'è più tra loro e i genitori la giusta distanza emotiva». E poi, grazie a internet, è peggiorata la loro capacità di apprendimento. «Un tempo l'apprendimento era un percorso lento e difficile - aggiunge lo psicologo romano - oggi invece, grazie agli smartphone i ragazzi hanno sempre l'enciclopedia a portata di mano e non sentono più la necessità dello sforzo di apprendere per capire le cose».
Quegli stessi strumenti (smartphone, playstation e computer) rischiano di isolare i giovani di oggi e l'allarme arriva da un recente studio coordinato dall'Istituto superiore di sanità. Studio che in buona sostanza avverte del rischio di un «uso problematico dei social tra gli adolescenti». I giovani di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che utilizzano i social in modo problematico sono l'11,8% delle ragazze e il 7,8% dei ragazzi. I dati arrivano dalla rilevazione 2018 del Sistema di sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children). La preferenza per le interazioni sociali online rispetto agli incontri faccia a faccia è frequentemente considerato un comportamento che contribuisce al rischio di sviluppare un uso problematico dei social media. Infatti, soprattutto le ragazze di 13 anni (19%) dichiarano di essere d'accordo o molto d'accordo nel preferire le interazioni online per parlare dei propri sentimenti. E questa analisi riguarda in buona parte persone che, cambiato l'articolo 58 della Costituzione, entro un paio d'anni potrebbero ritrovarsi in fila al seggio elettorale per scegliere un sindaco o un deputato. Insomma questi ragazzi domani potrebbero votare, mentre devono aspettare i 18 anni per guidare.
All'estero il voto ai sedicenni è già realtà in molti Paesi. In Austria, per esempio, dove il presidente è un giovane di soli 33 anni, i sedicenni votano sia per le amministrative sia per le politiche. In Ungheria, invece, possono votare soltanto se già sposati. In Bosnia, poi, solo quelli che già lavorano regolarmente. Come a dire che per queste categorie già responsabilizzate dalla vita si può presumere un senso civico e una responsabilità politica più accentuata.
«Peccato che i nostri ragazzi manchino di memoria storica - commenta la scrittrice e professoressa Gaja Lombardi Cenciarelli, impegnata in un istituto della periferia orientale della
Capitale -. Coscienza ambientalista a parte, sono molto staccati dalla realtà e ignorano anche i fatti più salienti del recente passato. Tanti di loro pensavano, a esempio, che la serie tv su Chernobyl fosse solo fiction!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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