I soliti antagonisti in piazza: scontri con la polizia a Firenze

I centri sociali contestano il comizio della Lega e cercano di sfondare il cordone delle forze dell'ordine: tafferugli e caos

I soliti antagonisti in piazza: scontri con la polizia a Firenze

I soliti antagonisti scendono in piazza e scatenano il caos a Firenze prima del comizio della Lega a cui ha partecipato anche Matteo Salvini per sostenere il candidato sindaco del centrodestra, Ubaldo Bocci.

I manifestanti dei collettivi di sinistra hanno tenteto di forzare il cordone delle forze dell'ordine in Piazza della Repubblica - dove è stato chiuso l'accesso a Piazza Strozzi - e sono stati a più riprese respinti con cariche di alleggerimento. La contromanifestazione, che ha portato in piazza circa duemila persone, è stata organizzata da Iam - Iniziativa antagonista metropolitana, Cua, Collettivo universitario autonomo, Cas, Collettivo antagonista studentesco e Collettivo femministe Spine nel fianco. I manifestanti hanno protestato davanti al cordone di polizia cantando "Bella ciao" e esponendo striscioni con scritto "Dopo il Matteo di Rignano cacciamo quello padano" e "Firenze non si Lega".

"Firenze è una città democratica, antifascista ma fieramente e nettamente non violenta", ha detto il sindaco del Pd, Dario Nardella invitando tutti alla calma. E dal palco Matteo Salvini ha incalzato: "Vai a insultare e sputare alle forze dell'ordine in altri Paesi, magari in uno di quegli Stati islamici che a loro piacciono tanto, e vediamo che cosa succede. Io lavoro perché da dopo il voto a Firenze, come dovunque, tutti possano parlare in pubblico senza essere contestati da teppisti che aggrediscono le forze dell'ordine". Poi ha aggiunto: "Viva la libertà di pensiero e viva gli striscioni, purché siano nel rispetto e nella non violenza.

A Firenze non sono scesi in piazza dei contestatori del sottoscritto ma dei teppisti che hanno aggredito poliziotti e carabinieri. Un episodio che conferma, una volta di più, l’importanza di approvare il Decreto Sicurezza Bis nel consiglio dei ministri di domani. L’obiettivo è inasprire le pene per chi aggredisce le Forze dell’Ordine".

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