Coronavirus

Donald ricoverato all'ospedale militare e Melania positiva "Assistente infetta e lui sapeva tutto"

I Trump contagiati, controlli alla Casa Bianca. Campagna elettorale a rischio, negativi Pence e Biden. Giallo sulle condizioni e le ore senza tweet. Lo staff: "Parlerà presto al Paese"

Donald ricoverato all'ospedale militare e Melania positiva "Assistente infetta e lui sapeva tutto"

New York. Donald e Melania Trump sono positivi al coronavirus. E il presidente è stato trasportato in elicottero al Walter Reed Hospital. Per «un eccesso di cautela» hanno precisato i medici che lo curano con plasma artificiali dopo che la febbre è salita, con la Casa Bianca ad annunciare che «lavorerà per qualche giorno» dall'ospedale militare. Una notizia piombata come una bomba sulla campagna elettorale a un mese dal voto del 3 novembre che rischia di stravolgere il rush finale. Il Covid-19, che negli Stati Uniti ha già contagiato oltre 7,2 milioni di persone (con oltre 200mila morti), è entrato dalla porta principale della Casa Bianca e a darne l'annuncio è stato lo stesso presidente americano. «La first lady e io siamo risultati positivi al coronavirus. Iniziamo subito la quarantena e il processo di guarigione. Supereremo questa cosa insieme», ha scritto su Twitter. Mentre Melania sul suo account ha affermato: «Ci sentiamo bene e io ho posticipato tutti gli impegni previsti. Fate in modo di stare al sicuro e ne usciremo insieme».
Poche ore prima, Trump aveva comunicato sul sito di microblogging che lui e la moglie erano in quarantena dopo che Hope Hicks, una delle sue più strette consigliere, era risultata positiva. L'ex modella ha avuto i risultati del test giovedì e solo martedì aveva viaggiato con The Donald, Melania e altri familiari del presidente verso Cleveland per il dibattito tv con Joe Biden, e poi mercoledì in Minnesota per un comizio: tutti spostamenti compiuti insieme sull'Air Force One o sull'elicottero Marine One, dove non c'è spazio per il distanziamento sociale.
Il capo di gabinetto Mark Meadows ha ammesso che la Casa Bianca sapeva della positività della consigliera giovedì, prima che partisse l'elicottero che ha trasportato il presidente a una raccolta fondi in New Jersey. Meadows ha spiegato che Trump ha sintomi lievi, è «di buon umore, molto energico, e resterà al lavoro». Anche il suo medico personale, Sean Conley, ha assicurato che «continuerà a portare avanti i suoi doveri senza alcuna interruzione mentre si riprenderà, e io continuerò ad aggiornarvi su tutti gli sviluppi». Eppure per ben 12 ore ieri il presidente non ha twittato, circostanza eccezionale per lui, e nessuna notizia ufficiale sulla sua salute è arrivata dopo le parole di Meadows. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha annunciato nella serata italiana che «Trump parlerà presto al popolo americano in qualche forma». La Casa Bianca ha immediatamente avviato il tracciamento dei contatti, collaboratori e familiari del leader americano che hanno viaggiato o sono stati in stretto contatto con lui. Il capo di gabinetto ha confermato che tutto lo staff di Pennsylvania Avenue è stato testato ed è risultato negativo. Negativi anche il vice presidente Mike Pence e la second lady Karen, la figlia e consigliera di Trump, Ivanka, il marito Jared Kushner e pure Barron, il figlio avuto con Melania. Positiva invece la presidente del Comitato Nazionale Repubblicano (Rnc), Ronna McDaniel. Test anche per Biden, che è stato sul palco, pur se a distanza, con il tycoon: negativo come la moglie Jill.
Il presidente, a pochissime settimane dal voto, si trova costretto ad abbandonare temporaneamente gli eventi elettorali di persona, compreso con tutta probabilità il prossimo dibattito televisivo contro il candidato dem, in programma il 15 ottobre a Miami, in Florida. Un duello da remoto è un'opzione, ha spiegato il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. La Casa Bianca ha assicurato che Trump continuerà a portare avanti i suoi compiti «senza alcuna interruzione», ma in caso di impedimenti potrebbe trasferire temporaneamente i poteri a Pence, come prevede il 25/mo emendamento della Costituzione Usa. Che è stato invocato solo tre volte: da Ronald Reagan nel 1985, quando si sottopose a una colonscopia, dal presidente George W. Bush per due colonscopie nel 2002 e nel 2007. Procede anche la conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. La giudice, alla Casa Bianca sabato scorso, ha già fatto il test: negativa.

«Avanti tutta con un processo giusto e tempestivo che la Corte e il paese merita», twitta McConnell dopo una telefonata con Trump.

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