È lecito pensare di lasciare il proprio patrimonio a un'associazione che si occupa di protezione degli animali? Certo che è lecito e, se la legge non consente di lasciare la propria eredità direttamente a Fido o Silvestro, nessuno dovrebbe impedire al privato di fare testamento lasciando parte delle sue sostanze a una Onlus, ovviamente riconosciuta dallo Stato.
Proprio perché la legislazione non è chiara e si presta a diverse interpretazioni, la LAV, ha deciso di fare un minimo di chiarezza sull'argomento interpellando esperti che, dopo la prima riunione di Roma, incontreranno chi ne vorrà sapere di più a Milano, il 7 marzo dalle ore 10,00 presso la Fondazione Matalon, Foro Buonaparte 67.
D'altronde, secondo i dati appena divulgati dall'Eurispes, gli italiani si schierano decisamente ed inequivocabilmente dalla parte degli animali: si dichiarano contrari alle pellicce (90,7%), alla vivisezione (87%), alla caccia (78,8%), ai circhi (68,3%).
I numeri parlano di un'attenzione diffusa dei cittadini italiani per gli animali e per il loro benessere, una propensione che si mantiene solida, nonostante la crisi. Il 33% degli Italiani ha deciso di condividere la propria vita con uno o più animali, di dedicare loro affetto, attenzioni e spesso un impegno sociale per trarli in salvo da situazioni di degrado, abbandono, maltrattamento. Non è quindi sorprendente che, soprattutto chi è anziano e vive solo con l'unico affetto rimasto, pensi anche al suo futuro qualora dovesse venire a mancare prima di lui.
È la storia del Signor Mario, che dopo aver adottato Nico, un cane salvato dalla Lav da un canile-lager, ha deciso di inserire l'associazione tra i beneficiari del suo testamento, per sostenerne le iniziative ed i progetti, assicurando che il proprio impegno per gli animali continui a vivere nei gesti e nelle azioni di chi ogni giorno si batte per la loro tutela.
Ma per un signor Mario che vuole mantenere l'anonimato ci son personaggi pubblici di grande notorietà che hanno fatto o hanno intenzione di fare altrettanto, sia nel nostro che il altri paesi.
È il caso di Karl Lagerfeld, stilista, fotografo e regista tedesco di fama mondiale, inseparabile dalla sua Choupette, una gatta di razza Birmano, che viaggia sul suo jet privato con il suo necessaire .
«Choupette» ha dichiarato Lagrfeld alla stampa «ha la sua piccola fortuna in caso mi succedesse qualcosa, è un'ereditiera. Chi si occupa di lei non sarà mai in miseria, i soldi delle fotografie nelle quali è apparsa non li prendo, li metto da parte per lei». E si badi bene che la gatta è protagonista del calendario Opel Corsa 2015, quindi non si tratta di noccioline.
Più vicino a noi, ha il profumo del giallo il caso dell'astrofisica Margherita Hack, morta nel giugno del 2013, che pare abbia testato a favore di alcune associazioni della sua città (Trieste) che si occupano di tutela degli animali, mentre il marito, deceduto dopo un paio d'anni, ha lasciato tutto il patrimonio
alla badante.Insomma ben venga maggiore chiarezza per chi, del tutto legittimamente, voglia lasciare, almeno in parte, il suo patrimonio ad associazioni riconosciute e affidabili che operano nel mondo del benessere animale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.