Iata: prenotazioni crollate Lufthansa riduce i i voli E Ryanair li taglia del 25%

Iata: prenotazioni crollate Lufthansa riduce i i voli E Ryanair li taglia del 25%

Dicembre 2019, un secolo fa. La Iata, l'associazione che riunisce il 90% delle compagnie aeree mondiali, festeggiava il decimo anno consecutivo in utile per l'intero settore, avviandosi a un 2020 ancora in crescita: le previsioni per l'anno in corso pronunciate fatalmente mentre il virus si preparava alla sua battaglia devastante indicavano 872 miliardi di ricavi (più 4%), con un utile di 29,3 miliardi e 4,72 miliardi di passeggeri. Tre mesi dopo il trasporto aereo, l'industria più globale che esista, è alle prese con la sua stessa sopravvivenza: senza vendere biglietti le compagnie non incassano, e senza entrate un'azienda muore. Stando agli ultimi calcoli, l'associazione prevede per il 2020 perdite complessive di 29,3 miliardi, quando la stessa cifra in dicembre aveva davanti un segno più. I passeggeri diminuiranno del 4,7% (contro il più 4,8% previsto). L'area Asia Pacifico sarà la più colpita con un meno 13% di domanda e perdite per 27,8 miliardi.

Ieri la Iata, considerando il forte calo della domanda e la necessità delle compagnie di effettuare cancellazioni, ha chiesto ai regolatori di rivedere le normative sulla gestione degli slot: oggi se la compagnia titolare di uno slot non lo utilizza almeno all'80%, ne perde il diritto per la stagione successiva. Questo significa che la gran parte dei vettori si potrebbe ritrovare privata dei propri orari da ottobre, con danno economico e confusione sul mercato. La Iata chiede che almeno fino a ottobre 2020 la normativa sia resa più flessibile, anche per evitare alle compagnie dispendiosi voli vuoti solo allo scopo di mantenere lo slot.

Forse è necessario ricordare che gli slot sono le finestre orarie di decollo e atterraggio, e hanno tanto più valore quanto più sono collocati nelle ore di punta della giornata. In Italia sono gestiti da Assoclearance (su regolamentazione europea); se non sono utilizzati all'80% vengono «ritirati» e riassegnati a chi ne faccia domanda, secondo criteri legati al servizio di trasporto. Gli slot valgono molto ma non si pagano, cioè vengono assegnati gratuitamente. Ora la Iata chiede, appunto, di sospendere temporaneamente queste regole, che considera «inappropriate». Nel comunicato di ieri cita anche l'esempio di una primaria compagnia (non viene fatto il nome) che verso l'Italia ha azzerato l'attività, mentre calcola nel 50% il numero complessivo di disdette.

Le compagnie intanto continuano a tagliare voli, in particolare verso il nostro Paese: dopo gli annunci di American, Delta e Turkish, anche Lufthansa, Swiss e Austrian hanno deciso di estendere fino al 24 aprile la sospensione dei voli tra Germania, Svizzera, Austria e Cina continentale. L'Italia per Lufthansa, è il secondo mercato mondiale, dopo gli Usa, con 40 mila passeggeri al giorno: a marzo è previsto un riassetto per le tratte su Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa. Swiss è pronta a ridurre le frequenze da e per Firenze, Milano, Roma e Venezia fino alla fine di aprile. Austrian Airlines sta riducendo del 40% i voli verso l'Italia a marzo e aprile.

EasyJet è pronta a ridurre del 12% i voli mentre Ryanair, spiega di aver «notificato ai passeggeri la riduzione dei suoi operativi a corto raggio (principalmente da e verso l'Italia) fino al 25% per un periodo di 3 settimane, da martedì 17 marzo a mercoledì 8 aprile».

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