Ilenia, il volto del killer ripreso da una telecamera

Il video in mano ai pm. Un testimone: «Il marito disse che avrebbe mandato uno a farle la festa»

Ilenia, il volto del killer ripreso da una telecamera

Si aggrava la posizione del 53enne Claudio Nanni, l'ex marito di Ilenia Fabbri, la 43anni trovata sgozzata alle prime luci di sabato 6 febbraio nella sua casa di Faenza (Ravenna).

Il filmato di una telecamera di sicurezza potrebbe infatti fornire un aiuto importante alle indagini sull'assassinio della donna per il quale il principale indagato è proprio Nanni. Infatti gli inquirenti sono riusciti a isolare alcuni fotogrammi che riprendono un individuo aggirarsi intorno alla casa della donna in un orario compatibile con quello del delitto, avvenuto intorno alle 6 del mattino.

Quella che appare nel video potrebbe essere la stessa persona che l'amica della figlia della vittima, presente nella residenza in quei momenti, potrebbe aver intravisto per un attimo. In quel momento Nanni si trovava in compagnia della figlia, ma l'ulmo immortalato nel video potrebbe essere il sicario che gli inquirenti credono sia stato ingaggiato da Nanni per far fuori Ilenia Fabbri. Inoltre contro l'ex marito della donna spuntano altri particolari compromettenti. In almeno un paio di circostanze, infatti, uscendo da incontri con l'avvocato civilista (la coppia era in procinto di separarsi), l'ex marito si sarebbe lasciato andare a sfoghi di questo tipo contro la ex moglie: se continua così, prima o poi le mando qualcuno «a farle le festa».

Il particolare è stato riferito da una persona presentatasi spontaneamente in commissariato poco dopo l'omicidio della 46enne. La persona in questione aveva ricevuto la confidenza direttamente dall'ex marito della defunta - il 53enne Claudio Nanni ora indagato per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota - nel periodo segnato da un contenzioso civilistico tra i coniugi culminato con l'assegnazione della casa di via Corbara alla donna.

Inoltre la 46enne aveva promosso una causa di lavoro contro l'ex lamentando mancati compensi per 100mila euro legati alla sua collaborazione nell'impresa di famiglia. Inoltre la vittima aveva denunciato Nanni per maltrattamenti: «Lui aveva fatto mettere a verbale la donna - mi ha aggredita e minacciata di morte». Il fascicolo penale venne però archiviato, ma senza che il contenzioso legale tra i due cessasse.

In ballo c'era infatti anche l'assegnazione della casa di famiglia (la stessa dove la donna è stata uccisa).

Il giudice civile, pur riconoscendo che le risorse liquide erano in effetti giunte dall'uomo anche attraverso la vendita di un altro immobile, aveva lasciato l'abitazione alla moglie a cui era stata intestata.

Una situazione che Nanni non accettava e che aveva accresciuto il rancore contro l'ex moglie.

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