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Imprese, fisco e lavoro Il piano di Fi per crescere

Agli Stati generali dell'Economia Tajani presenta la ricetta azzurra su salari, energia, sburocratizzazione e tassazione

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Sette sfide per far crescere l'Italia, dalle priorità per la prossima legislatura europea fino a un fisco meno opprimente e ai salari che devono essere più alti. Forza Italia ha riunito i protagonisti della finanza e delle imprese agli stati generali dell'economia organizzati a Milano. I dati secondo gli azzurri spingono il Paese verso «un moderato ottimismo». In Italia «bisogna sostenere le imprese, ridurre la pressione fiscale e tutelare il lavoro femminile» per il segretario azzurro e ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre in Europa serve una politica industriale e agricola «che porti a una forte lotta contro il cambiamento climatico ma che metta le imprese nella condizione di essere protagoniste di questa lotta». E forse «dobbiamo cambiare anche le regole della concorrenza all'interno dell'Ue» visto che quelle attuali «andavano bene negli anni '70, quando c'era ancora la cortina di ferro». Il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri ha lanciato un appello alla presidente della Bce Christine Lagarde condiviso anche da Tajani: «Si ricordi di tagliare i tassi di interesse». «Con l'inflazione sostanzialmente sotto controllo - ha aggiunto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è auspicabile a giugno un taglio dei tassi di interesse dello 0,5% per ridare fiducia alle imprese». Confida in una riduzione il Ceo di Banco Bpm Giuseppe Castagna: «Noi pensiamo da giugno fino a fine anno ad almeno uno 0,75% di taglio». Anche Antonio Patuelli, presidente di Abi, l'associazione bancaria italiana, spera che la riduzione dei tassi «non sia rinviata nel tempo». Per Patuelli, inoltre, l'Italia nella prossima legislatura dovrà avere «un commissario europeo all'economia con il rango di vicepresidente». Tajani ha sottolineato che «Stellantis mi ha assicurato che vuole rimanere a produrre in Italia», ha ribadito che «le imprese italiane hanno sempre la priorità» e ha garantito sul fatto che «fino a quando saremo al governo non ci sarà mai una patrimoniale sulla casa». La nuova frontiera, come ha spiegato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, deve essere l'energia nucleare: «Siamo l'unico partito che ha avuto sempre questo tema nel programma perché era la scelta di Silvio Berlusconi dal '94. Abbiamo sdoganato noi il nucleare». In vista delle europee le associazioni di categoria chiedono una rappresentanza italiana più forte. In quest'ottica è arrivato una sorta di endorsement da parte del presidente di Coldiretti Ettore Prandini: «Se vogliamo contare in Europa dobbiamo aumentare il numero di parlamentari italiani nel Ppe». Quello che è importante, infatti, «è essere protagonisti quando i regolamenti vengono scritti». Musica per le orecchie di Tajani che ha colto la palla al balzo per rilanciare sull'utilità di votare Forza Italia («un ultimo sondaggio ci dà sopra il 10%»). Anche se dal partito assicurano che Forza Nord, il comitato interno formato da ex leghisti, non rappresenta un'opa sulla Lega, gli azzurri hanno messo nel mirino anche i delusi dal Carroccio: «Forza Nord è un'associazione libera per chi vuole impegnarsi per la crescita del Nord - ha osservato Tajani -. Non è né una corrente né un partito».

L'ultimo appello del segretario è agli studenti che spingono per interrompere accordi di ricerca con gli atenei israeliani: «La cultura non può essere condizionata dai capricci di qualche militante dei centri sociali».

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