I rifiuti e come smaltirli continua a creare polemica nel governo giallo-verde, in particolare fra Matteo Savini e Luigi Di Maio.
Perché se per il primo "bisogna capire che serve un termovalorizzatore per ogni provincia", per il secondo "gli inceneritori non c'entrano una beneamata ceppa e tra l'altro non sono nel contratto di Governo". Linee diverse, dunque. Linee che inevitabilmente stanno portando ad uno scontro con parole di fuoco. E ora Luigi Di Maio calca ancora di più la mano contro l'alleato di governo.
"Mi spiace che Salvini abbia deciso di lanciare questa polemica e di creare tensioni nel governo", ha affermato il vice premier grillino. Il ministro, quindi, si dice "dispiaciuto perché questa polemica, che si fonda su un tema che non è nel contratto di governo, quello degli inceneritori, non si pone. Noi abbiamo un ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che è un generale dei carabinieri, che è campano e conosce la Camorra e tutto il ciclo dei rifiuti campano. Quindi affidiamoci al ministro".
E dopo aver consigliato "fra le righe" a Matteo Salvini di stare al posto suo, aggiunge:
"Salvini è preoccupato per la Campania? Lì ci vive la mia famiglia, io sono la persona più preoccupata di tutte e nelle preoccupazioni però so anche che si respira aria cattiva quando si respira vicino a un inceneritore".
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