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Indennità quarantena: non ci sono i fondi

Il consiglio dei ministri vara un provvedimento finalizzato a ridurre gli aumenti della bolletta energetica per i nuclei più disagiati e le microimprese, ma non sono state trovate le coperture per rifinanziare l'indennità per chi finisce in quarantena

Indennità quarantena: non ci sono i fondi

Nessun via libera al rifinanziamento dell'indennità per coloro che sono costretti a restare confinati a casa ed a rinunciare a giorni di lavoro a causa della quarantena prevista in caso di sospetta positività al Coronavirus. Il governo, stando a quanto riportato oggi da Repubblica, ha infatti trovato il denaro sufficiente a coprire con uno scudo della durata di tre mesi il temuto aumento delle bollette energetiche, ma lo stesso non si può dire per gli aiuti destinati a chi è obbligato ad assentarsi dal lavoro a causa del Covid.

Proprio ieri, in tema di rincaro delle bollette di gas e luce, il consiglio dei ministri ha messo a punto un provvedimento che andrà a sostenere circa 3 milioni di famiglie in difficoltà, 6 milioni di microimprese e 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw, ai quali saranno azzerate le aliquote sugli oneri di sistema. Per il resto degli utenti, invece, ci sarà una riduzione temporanea dell'Iva. Si parla di un intervento pari a circa 3 miliardi.

Nulla di fatto, invece, per quanto riguarda l'aiuto destinato ad un'altra categoria fortemente in difficoltà, ossia coloro che per rispettare le regole imposte dallo stesso governo sono costretti a restare a casa ed a non lavorare in caso di contatti con un soggetto risultato positivo al virus.

Fondi non trovati

L'indennizzo per la quarantena, atteso anche per questo anno, non è stato varato: all'appello mancano 900 milioni, che non sono stati trovati. Si tratta di un problema non da poco. Se da un lato, inoltre, c'è chi avanza l'ipotesi di ridurre i tempi di isolamento per chi è vaccinato, c'è una parte della popolazione che sarà costretta ad assentarsi per lungo tempo da lavoro e non riceverà sostegno.

Nessun intervento da parte del governo, dunque, malgrado le richieste dell'Inps e degli stessi sindacati. Senza l'indennità riconosciuta dallo Stato, coloro che dovranno restare per 10 giorni chiusi in casa (questo il periodo di quarantena previsto per chi non ha completato il ciclo vaccinale), potranno perdere sino a 500 euro netti, come calcolato da Il Sole 24 Ore. Ad essere maggiormente penalizzata è la categoria dei dipendenti privati, dato che i pubblici sono coperti dal decreto Cura Italia.

Le reazioni

Il premier Mario Draghi ha fatto capire che la riunione di ieri verteva a trovare un modo per ridurre l'aumento delle bollette energetiche. "In assenza di un intervento, nel prossimo trimestre il prezzo dell'elettricità potrebbe salire del 40 per cento, e quello del gas del 30", aveva infatti affermato all'assemblea di Confindustria.

I partiti della maggioranza, a quanto pare, sono soddisfatti, anche se la Lega avrebbe voluto portare a casa un intervento incisivo anche per quanto riguarda la proroga delle cartelle esattoriali."Un provvedimento importante per imprese e famiglie. Specialmente per le fasce di reddito basse e per le categorie più fragili. Segnale importante del fatto che nessuno deve restare indietro", è stato il commento del ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Meno contente, invece, le associazioni dei consumatori, come Codacons e Assoutenti, che parlano di semplice palliativo.

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